LIVIGNO (Sondrio) - Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Alessandro Morelli ha visitato questa mattina i cantieri olimpici di
Livigno, accompagnato dal Commissario di Governo e AD di SIMICO
Fabio Massimo Saldini, dal Sindaco
Remo Galli e dal Presidente di Livigno Next
Luca Moretti.
Foto di Giovanni Levi.

Il sopralluogo ha toccato il
Laghetto Monte Sponda, una delle dighe in materiali sciolti più grandi d’Europa (203mila mc), che garantirà l’innevamento del comprensorio
Mottolino, e il nuovo
Livigno Snow Park con parcheggio da 500 posti integrato alle piste olimpiche di snowboard e freestyle.
I lavori procedono regolarmente e saranno completati entro novembre 2025, con alcune opere di ripristino ambientale previste per la primavera 2026.
La visita si è conclusa con un punto stampa presso il cantiere Mottolino.
“Un parcheggio interrato da 550 posti e la diga più grande e alta d’Europa saranno due degli obiettivi centrati in vista dei Giochi Olimpici Invernali 2026, un grande dono per i territori che, dopo l’evento internazionale, renderanno Livigno una delle Capitali mondiali degli sport alpini”, ha dichiarato il Sottosegretario di Stato Alessandro Morelli, esprimendo soddisfazione per lo stato di avanzamento dei lavori in prospettiva dei Giochi Olimpici Invernali 2026.
“Ringrazio il Sottosegretario Morelli per il supporto mai mancato in questi mesi e la vicinanza espressa personalmente alla comunità di Livigno – ha detto Fabio Massimo Saldini – Complessivamente il Livigno Snow Park è uno dei cantieri olimpici più interessanti dal punto di vista tecnologico: per gli addetti ai lavori ha rappresentato le maggiori sfide, ma ha trovato persone e maestranze eccezionali che hanno lavorato ininterrottamente, anche nel periodo invernale, quando le temperature a Livigno sono proibitive, disgelando il ghiaccio e raggiungendo gli obiettivi preposti. Sono molto orgoglioso di questo gioiello tecnologico che non rappresenta solo un’opportunità per migliorare la mobilità locale, ma un unicum rispetto alle infrastrutture dei Giochi. Non era mai successo che un parcheggio si integrasse alle piste in una vera e propria compenetrazione tra territorio ed evento olimpico”.