La ricerca ha indagato le vacanze all’aria aperta dell’ultimo anno, i cambiamenti indotti dalla pandemia, le previsioni di soggiorni outdoor per l’estate 2021 e l’influsso della campagna vaccinale sulle prossime vacanze estive evidenziando in particolare i seguenti punti:
- Sui viaggi stimati nel 2020 il 23% è stato outdoor
- Effetto Covid: nell’ultimo anno quasi un italiano su due ha cambiato il programma per le vacanze, il 16% le ha annullate
- Estate 2021: un italiano Su due ha programmato una vacanza, di questi un quarto pianifica una vacanza outdoor
- Giovani e coppie: il profilo del nuovo turista outdoor
- Isole, Liguria e Trentino Alto Adige sul podio delle destinazioni in Italia
- Effetto campagna vaccinale: nove su dieci i turisti outdoor propensi alla prenotazione
I dati dell’ultimo anno
Secondo l’indagine, nel drastico calo registrato delle vacanze degli italiani nell’ultimo anno con un dimezzamento sia dei viaggi brevi (massimo due notti) che lunghi (tre notti e oltre), l’outdoor ha segnato una flessione meno spiccata, di qualche punto percentuale. A fare almeno una vacanza open air è stato il 23% degli italiani (dato 2020) con una preferenza per i soggiorni brevi e una quota alta di giovani. Per l’estate 2021 più di un italiano su due ha programmato una vacanza in media per più di una settimana, di questi un quarto pianifica una struttura outdoor, villaggio e agriturismo in testa seguiti da camping e rifugio montano. Il 65% di chi pianifica outdoor sceglierà una destinazione di mare, il 20% la montagna, il 16% città e località d’arte. Il profilo del viaggiatore outdoor è simile a quello dell’ultimo anno, con una decisa presenza di giovani (21%) e scarsa di over 64 (3%). Interessante il dato sul periodo: se agosto si conferma il mese dominante (per il 48% degli italiani e per il 54% dei turisti outdoor è il periodo individuato per le vacanze), settembre registra una quota considerevole, specialmente tra i propensi all’outdoor (28%),
Circa un quarto dei vacanzieri open air ha già prenotato, quasi la metà invece intende prenotare tra giugno e luglio. Del totale propensi in strutture outdoor, oltre l’80% sceglierà una struttura in Italia. La garanzia di rispetto delle norme igieniche preventive del contagio (26%) è il secondo fattore di scelta dopo la convenienza (29%) per i viaggiatori propensi in strutture outdoor, evidenziando sempre una grande sensibilità al tema pandemico. In effetti l’andamento della campagna vaccinale ha un grande impatto sulla propensione alla prenotazione: invoglia alle vacanze sette italiani su dieci, addirittura nove su dieci tra i propensi a fare una vacanza in strutture outdoor.
"Si tratta di dati che trovano riscontro sull’effettivo andamento delle prenotazioni per l’estate 2021 anche in Trentino - commenta Poletti - dimostrando una buona tenuta e registrando un aumento delle presenze dei connazionali, con l’auspicio che anche i numeri di settembre possano essere confermati. Da oggi, 20 luglio, è previsto l'inizio delle ferie in Olanda e in molti Länder della Germania perciò ci aspettiamo un aumento considerevole da qui ad inizio agosto dei turisti provenienti da queste nazioni. Peraltro il rispetto delle norme igieniche e sanitarie è ormai il criterio principale di scelta delle destinazioni e delle strutture, oltre che alla qualità generale della struttura e all'offerta di servizi, caratteristiche su cui, come Associazione a livello provinciale ormai da diversi anni e in collaborazione con Trentino Marketing, cerchiamo di sensibilizzare e supportare i nostri associati".