Trento - Come da previsioni, l'indagine congiunturale della Camera di Commercio sul primo trimestre dell'economia trentina conferma il grido d'allarme delle ultime settimane delle imprese che guardano con altissima preoccupazione al futuro.
I DATI
La complessità della situazione di emergenza che l’economia trentina sta attraversando, ha sollecitato un’integrazione della classica indagine congiunturale trimestrale – che ha interessato un campione di 1.700 imprese per 805 rispondenti – con il coinvolgimento di 181 imprese (su 835 contattate) appartenenti ai settori degli alberghi, ristoranti-bar, attività sportive, ricreative e di intrattenimento e servizi alla persona.
Un quadro altamente preoccupante per il futuro e che fotografa solo marginalmente l'effetto devastante del lockdown, considerando che tra i primi tre mesi del 2020 solo marzo rientra nella fase di emergenza Covid-19 e che, molto probabilmente, saranno i risultati della prossima indagine congiunturale, quella attinente al secondo trimestre di quest’anno, a evidenziare le dinamiche peggiori.
Nel primo trimestre del 2020 il fatturato complessivo realizzato dalle imprese esaminate diminuisce del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di una diminuzione molto sostenuta, ma non ancora drammatica, che interessa in maniera molto differenziata gli ambiti esaminati.
I settori che denotano le perdite più significative di fatturato, rispetto al corrispondente trimestre del 2019, sono le attività sportive, ricreative e di intrattenimento (tra -25% e -35%), i ristoranti-bar (tra -24 e -32%), i servizi alla persona (tra -23 e -27%) e il ricettivo (tra -21% e -25%).
Altri settori caratterizzati da contrazioni significative del fatturato, ma meno rilevanti, sono: l’estrattivo (-17,4%), gli impianti a fune (tra -8 e -12%), il manifatturiero (-7,5%), le costruzioni (-6,5%), il commercio al dettaglio (-6,3%) e i trasporti (-5,3%). Perdite più lievi riguardano invece i comparti del commercio all’ingrosso (-1,8%) e dei servizi alle imprese (-0,6%).
L’occupazione, che include anche i dipendenti attualmente beneficiari degli ammortizzatori sociali, si riduce complessivamente del 3%. Si tratta di un dato complessivo fortemente condizionato dall’andamento dei settori più colpiti da questa prima fase di crisi, come quello ricettivo (tra -14 e -18%), i ristoranti-bar (tra -12% e -16%), i servizi alla persona (tra -9% e -13%) e le attività sportive, ricreative e di intrattenimento (-10% e -12%). Se invece si considerano i settori tradizionalmente esaminati dall’indagine congiunturale, la diminuzione risulta più contenuta e pari a -0,7%.
Limitatamente ai settori esaminati nell’indagine congiunturale classica, per i quali è disponibile un patrimonio informativo più ampio, è possibile rilevare ulteriori aspetti. Le esportazioni denotano un vero e proprio crollo con una diminuzione del 10,5%.
La variazione tendenziale del fatturato risulta molto negativa per le unità di piccola e media dimensione. Nello specifico, le imprese con meno di 10 addetti presentano una contrazione del 6,9%, mentre quelle con un numero di addetti compreso tra 11 e 50 registrano una flessione del 7,5%. Più contenuta la diminuzione che caratterizza le grandi imprese, con oltre 50 addetti (-3,6%).
Le ore lavorate di gennaio e febbraio presentano delle deboli oscillazioni rispetto agli analoghi mesi del 2019, rispettivamente pari a -0,6% e +2,2%, mentre nel mese di marzo si rileva, come prevedibile, un crollo pari a -25,6%.
Gli ordinativi diminuiscono del 4,5%, con riduzioni sensibili nel settore dei trasporti e del manifatturiero.
Accanto alle domande sull’impatto economico, alle imprese sono stati rivolti, tra l’inizio di aprile e l’inizio di maggio, anche alcuni quesiti qualitativi supplementari per indagare aspetti specifici, determinati dall’emergenza Covid-19.
Quasi la metà delle imprese (48,4%) ritiene che la propria situazione finanziaria sia positiva, ma in peggioramento, una percentuale molto consistente (27,7%) la ritiene precaria, l’11,1% la giudica fortemente negativa e il 12,8% la considera solida.