Trento – Le chiusure domenicali per i commercianti di fiori, soprattutto nella ricorrenza delle festività di Ognissanti, rappresentano un grave danno. Il presidente della categoria dei fioristi aderenti all’Associazione dei commercianti al dettaglio Antonio Trentini sottolinea la problematicità del provvedimento per l’intero settore.
La recente ordinanza n. 49 del presidente della Giunta provinciale ha disposto la sospensione di tutte le attività di commercio al dettaglio nelle giornate di domenica, fino al 24 novembre 2020.
“La limitazione – commenta Antonio Trentini, presidente della categoria dei fioristi trentini – è giunta del tutto inaspettata e le associazioni sindacali di categoria non sono state preventivamente interpellate, ma messe di fronte al fatto compiuto. A giustificazione di tale misura, più restrittiva rispetto ai contenuti del DPCM del Governo del 24 ottobre 2020, è stato addotto il fatto che nelle giornate domenicali (soprattutto relativamente ai centri commerciali, in caso di condizioni atmosferiche avverse), il numero potenziale di frequentatori degli esercizi commerciali al dettaglio localizzati sul territorio provinciale, rischia di alimentare gli assembramenti. Si evidenzia la palese contraddittorietà di tale affermazione, laddove, proprio il DPCM 24 ottobre 2020, obbliga tutti gli esercizi commerciali a esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, al fine di agevolare le attività di controllo ed evitare proprio possibili assembramenti. In tal modo le chiusure imposte nelle prime quattro domeniche di novembre, penalizzano doppiamente la categoria dei fioristi per quanto riguarda la domenica 1° novembre, Festa di Ognissanti, giornata nella quale i fatturati per gli operatori del settore sono basilari”.