Trento - "È ragionevole aspettarsi che il Trentino rimanga zona gialla". Lo ha annunciato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che - nel corso della conferenza stampa dedicata alla situazione sanitaria e alle decisioni della Giunta – ha riferito la comunicazione ufficiosa avuta dal ministro della sanità, Roberto Speranza.
“Si tratta di una decisione che il Governo assumerà ufficialmente nelle prossime ore e che si basa sugli indicatori scientifici dell’Istituto superiore di sanità. Per il Trentino questo rappresenta un riconoscimento importante, alla luce degli sforzi compiuti dai cittadini tutti e dei sacrifici delle categorie economiche”. Il capo dell’esecutivo, affiancato dagli assessori Stefania Segnana (salute) e Achille Spinelli (sviluppo economico) ha peraltro fornito alcuni dei dati relativi al monitoraggio e ai contagi da Covid-19 sul territorio provinciale: il numero dei tamponi molecolari positivi nell’ultima settimana ha subito una flessione, passando dal 23,1% al 19,8%, mentre l’indice Rt si posiziona a quota 0,81 ed i ricoveri in terapia intensiva appaiono stabili, pari a 44 unità. Il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, Antonio Ferro, ha invece fatto il punto sul piano delle vaccinazioni: “E’ stato previsto l’arrivo di due partite da 17mila dosi destinate, secondo quanto stabilito dal Ministero – agli operatori sanitari delle Rsa e degli ospedali, oltre che agli ospiti delle case di riposo e ai soggetti immunodepressi”.
Infine, l’annuncio della nomina del nuovo direttore generale dell’Apss, Pier Paolo Benetollo, al quale è stato rivolto un augurio di “buon lavoro, in continuità con la linea operativa adottata nei mesi in cui ha svolto il ruolo di facente funzioni”.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente ha parlato – tra le altre cose – dell’impegno messo in campo dalla Provincia, in attesa che a livello europeo venga chiarito il quadro legato all’apertura degli impianti di risalita. “L’assessore al turismo Roberto Failoni ha avuto oggi un lungo confronto con gli altri territori per i quali il mondo dello sci ha una grande importanza sotto il profilo economico. La sicurezza sanitaria è per noi imprescindibile, ma questo riteniamo debba valere anche per gli altri Paesi, in particolare per quelli confinanti con l’Italia.