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Martedì 16 dicembre 2025
Trentino, ok a introduzione caschi refrigeranti in reparti oncologici
"Il Consiglio provinciale di Trento durante la manovra di bilancio, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che impegna la Giunta provinciale a valutare l’introduzione nelle strutture oncologiche provinciali di sistemi automatizzati di raffreddamento del cuoio capelluto sulla base di evidenze scientifiche al fine di offrire a pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico una concreta possibilità di ridurre l’alopecia.
Affrontare un percorso di cure oncologiche successive alla diagnosi di cancro significa sperimentare tutta una serie di cambiamenti che riguardano la propria quotidianità e che impattano in maniera significativa sia sul corpo che sulla qualità della propria vita e del proprio benessere in senso generale. Tra questi, la perdita dei capelli è uno dei più temuti, non solo perché modifica l’aspetto esteriore, ma perché rende visibile agli altri, e a se stessi, la presenza della malattia. Non è un effetto che mette a rischio la salute fisica, ma è un’esperienza che tocca corde molto intime: la propria identità, la sicurezza nelle relazioni, il senso di dignità. Nelle donne, in particolare, i capelli rappresentano un elemento simbolico di femminilità, di forza, di normalità.
Per molte, ritrovarsi senza capelli significa sentirsi improvvisamente esposte, private di una parte di sé che parla al mondo, costrette a confrontarsi con uno specchio che rimanda un’immagine cambiata e spesso difficile da accettare. L’utilizzo dell’ipotermia del cuoio capelluto è una tecnica studiata dagli anni Settanta, e negli ultimi anni si è dimostrata una risposta efficace, sicura e capace di migliorare la qualità della vita delle pazienti. Raffreddare gradualmente la cute prima, durante e dopo la somministrazione dei farmaci consente di ridurre l’afflusso dei chemioterapici ai follicoli piliferi e di proteggere le cellule dei bulbi. Le evidenze scientifiche sono numerose: gli studi pubblicati sulle principali riviste internazionali hanno dimostrato che i sistemi automatizzati di raffreddamento permettono a una percentuale significativa delle donne trattate di ridurre sensibilmente la perdita dei capelli, con benefici psicologici misurabili e di grande valore. I caschi refrigeranti moderni, quelli automatizzati, mantengono costante la temperatura tra 3 e 5°C, sono disponibili in diverse misure e garantiscono un adattamento preciso, riducendo il disagio e massimizzando i risultati. Offrire a pazienti oncologici quest’opportunità rappresenta un atto di rispetto della dignità personale e un modo per sostenere dal punto di vista psicologico il percorso di cura", commenta il consigliere Vanessa Masè (Gruppo consiliare La Civica).
Ultimo aggiornamento:
16/12/2025 11:39:22