L'Agenda delle Valli

Al Muse, Artide e Antartide: estremi di ghiaccio nella crisi planetaria

Inizio: 16/12/2025 dalle ore 18:00 - Fine: 16/12/2025 alle ore 20:00 - Dove: Trento - Tn IT

TRENTO - Il MUSE chiude il ciclo “Dialoghi sul ghiaccio” con un incontro dedicato agli estremi del pianeta, là dove la crisi climatica mostra con più forza i propri effetti. Giulia Foscari, autrice del progetto Antarctic Resolution e fondatrice di UNLESS, dialogherà con Matilde Peterlini, ricercatrice MUSE impegnata nello studio dell’Artico e nei progetti di valorizzazione culturale e ambientale della Groenlandia orientale. L’incontro, realizzato in collaborazione con Gruppo Lavazza, Sustainability Partner del MUSE, esplorerà le trasformazioni dell’Antropocene osservate da Artide e Antartide: regioni solo in apparenza remote, ma che riflettono in modo diretto e spesso drammatico l’impronta dell’umanità sui sistemi naturali. L’appuntamento sarà moderato da Valeria Lencioni, coordinatrice dell’ambito Ricerca Clima ed Ecologia del MUSE. 
Giulia Foscari | Giulia Foscari è un’architetta, curatrice e attivista attiva a livello internazionale all’intersezione tra architettura, cultura e advocacy ambientale. Ha esercitato la professione in Europa, Asia e nelle Americhe ed è la fondatrice di UNA/UNLESS, due realtà autonome e interdipendenti che operano tra progetto, ricerca e azione politica. 

UNLESS è una Fondazione ETS e un’agency for change dedicata ai Beni Comuni Planetari. Il progetto Antarctic Resolution, curato ed edito da Foscari, ha ricevuto il Grand Prize S+T+ARTS della Commissione Europea. Con UNLESS ha inoltre lanciato Voice of Commons, Progetto Speciale della Biennale di Venezia e programma culturale ufficiale della Blue Zone di COP30, volto a ripensare la governance dell’Antartide, dell’Oceano, dell’Atmosfera e dello Spazio.  

UNA è uno studio internazionale di architettura diretto da Foscari. Tra i progetti più rilevanti figurano la Anish Kapoor Art Foundation, uno spazio espositivo per Foundation Dries Van Noten (in corso), il Padiglione per LAS Art Foundation, il restauro dell’ex biglietteria della Biennale di Carlo Scarpa – oggi riattivata come Planetary Embassy – oltre a molti progetti culturali, residenziali e di design per istituzioni e brand internazionali.  

Giulia Foscari siede nel Consiglio della Antarctic and Southern Ocean Coalition e della Fondazione Musei Civici di Venezia, e nel Consiglio Internazionale del MoMA. 

Antartic Resolution, di cui sarà proiettato un breve documentario nel corso della serata, è stato presentato alla Biennale di Venezia del 2021, grazie al supporto di Fondazione 

Lavazza, e promuove l'elaborazione di un'immagine ad alta risoluzione della realtà del continente antartico. Ha ricevuto lo S+T+Arts Prize 2025 per le collaborazioni innovative tra industria e tecnologia nel campo delle arti. 

“Sono appena rientrata da COP30, dove la gravità della crisi planetaria e la minaccia esistenziale che incombe su interi Stati insulari sono apparse inequivocabili: ciò che accade in Antartide non resta in Antartide. L’Antartide è al contempo la più grande minaccia e il più grande archivio della Terra: custodisce il 90% dei ghiacci del pianeta, il cui scioglimento innalzerebbe i mari di 60 metri, e conserva il più profondo archivio di dati scientifici della storia terrestre, indispensabile per orientare politiche ambientali non più rinviabili. È tempo di dare voce all’Antartide e di assumerci pienamente la responsabilità del suo futuro”, afferma Giulia Foscari. 

La spedizione MUSE in Groenlandia (settembre 2025) 

Nel settembre 2025 un team di ricerca del MUSE ha svolto una missione nella Groenlandia orientale, tra Tasiilaq e i fiordi circostanti, per gettare le basi di un progetto bio-culturale che unisce archeologia, storia ambientale e scienze naturali. 

L’obiettivo è sviluppare un nuovo approccio partecipativo alla conoscenza del paesaggio artico, fondato sul dialogo con la comunità locale e sulle interazioni con istituzioni culturali del territorio. Durante la missione, documentata nel Diario Artico sul blog del MUSE, il team ha potuto osservare le dinamiche ambientali e sociali di un territorio in rapida trasformazione. 

Questa esperienza costituisce una tappa importante per costruire un ponte tra ricerca scientifica, storia culturale e vissuti quotidiani delle comunità artiche. 

Matilde Peterlini | Archeologa con focus sulla storia ambientale, coordinatrice dei progetti territoriali del MUSE che coinvolgono le comunità locali nello sviluppo di percorsi culturali, impegnata nello studio dell’Artico in particolare in Groenlandia orientale e attualmente studentessa del Master di I livello “Politiche di Sostenibilità Ambientale ed Economica: dalla Regione Artica alla dimensione globale” promosso UnitelmaSapienza di Roma e la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) e, in collaborazione con l’UiT - The Arctic University of Norway e con la Nord University di Bodø. 

“Si dice che “ciò che succede nell’Artico non resta nell’Artico - spiega Matilde Peterlini ricercatrice del MUSE -. Il museo ha all’attivo numerosi progetti relativi alle “Terre Alte”, con una particolare attenzione ai cambiamenti innescati dall’Antropocene in questi ambienti estremi. In questo ambito, il MUSE, si impegna a sviluppare progetti che mettano in correlazione le Terre Alte secondo un approccio multi-scala, che a partire dalla realtà locale assume uno sguardo sul mondo. Per questo abbiamo colto la richiesta di The Red House Greenland Foundation e visitato Tasiilaq in Groenlandia orientale lo scorso settembre. L’incontro con la comunità indigena locale, dotata di una spiccata conoscenza ambientale, ci ha portato a riflettere sulle dinamiche legate agli impatti che il riscaldamento globale determina sulla biodiversità e le popolazioni umane e sul ruolo che la ricerca può avere in questo delicato contesto”.  

Ultimo aggiornamento: 13/12/2025 11:49:02