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L'eccellenza sanitaria lombarda si misura nei fatti

L'intervento del consigliere regionale Diego Invernici

BRESCIA - “Con 84,1 anni, la Lombardia è tra le regioni più grandi con la più alta aspettativa di vita. Rispetto, poi, alla mobilità sanitaria regionale, la Lombardia fa da catalizzatore con quasi 200 mila persone all’anno che vengono qui in regione per curarsi. Lavoriamo su liste d'attesa e territorio, non su principi già acquisiti”.

“Il percorso in Aula della proposta di legge di iniziativa popolare in materia sanitaria, pur rispettando l’iniziativa nel suo complesso, non può distogliere l'attenzione dagli obiettivi prioritari, che la Lombardia si è prefissata per il suo sistema sociosanitario. È fondamentale distinguere tra la sacrosanta partecipazione democratica e la reale utilità dei contenuti proposti.” Lo afferma il Consigliere regionale Diego Invernici, intervenendo sul dibattito in corso in Consiglio regionale in merito alla Proposta di legge n. 96.

“La Lombardia vanta il primato in Italia con l’aspettativa di vita più alta, pari a 84,1 anni e rsiulta essere il sistema sanitario regionale che cura più cittadini provenienti da altre regioni” sottolinea Invernici.
“Questo risultato straordinario è il metro con cui misurare l'efficacia del nostro impianto normativo – la legge 33/2009 – che non solo contiene già i principi cardine di universalità e prevenzione, ma che è stato continuamente affinato per rispondere alle esigenze evolutive del territorio”.

Invernici critica la natura del testo portato in discussione: “Ci troviamo di fronte a una proposta che, in larga parte, è una mera reiterazione di concetti e principi già saldamente ancorati nel nostro ordinamento sanitario. Le nostre risorse, il tempo del Consiglio e l'energia delle Commissioni devono essere impiegati per affrontare le sfide concrete: l'abbattimento strutturale dei tempi di attesa, la valorizzazione economica e professionale degli operatori sanitari e, soprattutto, l'irrobustimento dei servizi sanitari di prossimità, in particolare nelle aree marginali”.

“La politica ha il dovere di agire con senso di responsabilità e pragmatismo. Duplicare norme già esistenti non produce benefici per i cittadini, ma crea ridondanze e rischia di rallentare i processi di miglioramento in atto. La maggioranza continuerà a concentrarsi su interventi risolutivi e visioni a lungo termine, perché la sanità lombarda merita un impegno costante sull'innovazione e sull'efficienza, non operazioni di facciata,” conclude il Consigliere Invernici.

Ultimo aggiornamento: 21/10/2025 18:26:43
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