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L’Alto Adige promuove con l’UE l’utilizzo del legno nelle costruzioni

giovedì, 3 giugno 2021

Quando:
15 giugno 2021@18:00–19:00 Europe/Rome Fuso orario
2021-06-15T18:00:00+02:00
2021-06-15T19:00:00+02:00

L’organizzazione Timber Construction Europe (TCE) ha inviato ai componenti del Comitato ambiente ed economia della Commissione Europea un documento che promuove la tutela dell’ambiente attraverso l’impiego di materiali da costruzione sostenibili come il legno. Questa posizione è condivisa e sostenuta anche dalla Provincia di Bolzano. Timber Construction Europe (TCE) è l’organizzazione europea che raggruppa le imprese della carpenteria e delle costruzioni in legno e rappresenta oltre 22.000 aziende operanti in Italia, Lussemburgo, Germania, Svizzera e Austria. Anche l’associazione di categoria degli artigiani e dei fornitori di servizi (lvh-apa) e IDM Alto Adige fanno parte di questa organizzazione internazionale e sono rappresentate in seno al direttivo del TCE da Hubert Gruber.

Risorse locali sostenibili ed efficienti

“Le foreste ricoprono circa la metà della superficie dell’Alto Adige”, ricorda l’assessore provinciale Arnold Schuler. Negli ultimi anni, tuttavia, diversi eventi atmosferici hanno colpito duramente i boschi altoatesini, come ad esempio la tempesta Vaia che, alla fine di ottobre 2018, distrusse un’area di circa 6.000 ettari. Un anno dopo, nei boschi dell’Alto Adige, c’era un altro milione di metri cubi di legno a causa dei danni provocati dalle forti nevicate. Nel novembre del 2020 si è infine verificato un altro evento naturale causato dalle nevicate con schianti pari a circa 500.000 metri cubi di legname.”L’attività di bonifica è stata in gran parte completata – aggiunge Schuler – ma ora è importante che l’utilizzo sostenibile di questo legname sia supportato e promosso a livello locale, nazionale ed internazionale. Sostengo l’opera di sensibilizzazione portata avanti da parte della TCE ed auspico che anche l’Alto Adige possa beneficiarne”.

Proposte diverse soluzioni

Tramite la TCE, i rappresentanti locali dell’Alto Adige hanno avuto l’opportunità di includere le loro preoccupazioni nel documento inviato alla Commissione Europea. È stato coinvolto nella stesura del documento anche il gruppo di lavoro ProRamus, coordinato da IDM, attraverso associazione artigiani lvh.apa, Bauernbund, associazione altoatesina per l’energia (SEV), Assoimprenditori e  Ripartizione foreste. Partendo dal presupposto che il settore delle costruzioni, e in particolare delle costruzioni in legno, può dare un contributo importante alla protezione del clima, l’Alto Adige ha  proposto diverse soluzioni, tra cui l’uso efficiente delle risorse della materia prima legno e la promozione di reti di approvvigionamento locali sostenibili. “Un approvvigionamento diretto e regionale di materie prime è di grande importanza per dare un contributo efficiente alla protezione del clima. Una rigorosa catena di creazione del valore aggiunto, dalla foresta alle segherie sino alle aziende di lavorazione del legno, caratterizzata da filiere corte, è caratterizzata da un’elevata efficienza sotto il profilo ecologico. In questo modo si può raggiungere il migliore effetto di protezione del clima evitando lunghi percorsi di trasporto ed emissioni di CO2″, spiega Vera Leonardelli, Business development director di IDM.

Costruzioni sostenibili, domanda in crescita

La domanda di costruzioni sostenibili e rispettose del clima è aumentata negli ultimi anni e la politica e la società hanno riconosciuto il potenziale di una costruzione in legno flessibile ed efficiente sotto il profilo delle risorse. Nonostante le risorse sufficienti, la situazione dell’offerta globale è peggiorata a causa dei danni subiti dalle foreste dal cambiamento del clima e delle fluttuazioni di mercato legate alla pandemia. Hubert Gruber, membro del comitato consultivo dei falegnami di lvh.apa, sottolinea che “dovrebbero essere sostenute anche le iniziative interaziendali finalizzate all’utilizzo del legname nell’edilizia. Soprattutto in Alto Adige non dovrebbe essere sottovalutato il fatto che le aziende sono di piccole dimensioni. Il sostegno alle iniziative comunitarie potrebbe quindi essere utile a livello dell’UE”.



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