E’ il bianco il colore scelto a livello mondiale per la indicare la neoplasia polmonare e quindi anche quello per sensibilizzare l’opinione pubblica verso la consapevolezza su questa grave malattia polmonare.
Il Comune ha scelto così di utilizzare una fila di piante di ciclamino per creare un punto di bianco in città e in particolare lungo la facciata della sua sede in piazza del Podestà, là dove scorreva l’antica roggia, ma anche nelle coppe che omaggiano il monumento ai martiri roveretani.
Sulle fioriere sono state affisse alcune locandine che spiegano alla cittadinanza il significato dei fiori lì collocati da qualche giorno, grazie ai materiali informativi forniti da ALCASE Italia, un acronimo inglese che sta per Alliance Lung Cancer Advocacy Support Education, traducibile con Alleanza per la lotta al cancro del polmone attraverso la difesa dei diritti degli ammalati, il loro supporto e l’informazione.
“Illumina novembre”, questo il nome della campagna, vuole focalizzare l’attenzione su di una patologia che ancora oggi è tristemente nota come “il marchio del fumatore” e che spesso viene considerata incurabile. Quest’anno per Alcase si tratta della 9a edizione, nel mese in cui in tutto il mondo si moltiplicano le iniziative dedicate a quella consapevolezza conosciuta con l’acronimo LCAM (Lung Cancer Awareness Month)
I promotori di questa attività, con la collaborazione di molti Comuni italiani, sparsi da Nord a Sud del Paese, vogliono che venga diffusa maggiormente il messaggio per cui ogni giorno aumentano le possibilità di controllo prolungato e di guarigione, grazie anche all’introduzione di nuovi farmaci a bersaglio molecolare e all’immunoterapia.
Viene individuata una giornata in particolare, quella del prossimo sabato 18 novembre , in cui idealmente tutte le municipalità aderenti si possono unire in questa lotta, illuminando o creando, come nel caso della città della Quercia, un angolo vestito di bianco.
Sono molte le azioni che si possono intraprendere per combattere questa malattia: screening, nuovi farmaci e immunoterapia perché, come recita lo slogan scelto, “Il cancro al polmone non fa più paura”.
Ciò che preme agli organizzatori è quello di informare la popolazione su questa malattia che costituisce la più mortale delle neoplasie ma anche sui nuovi e incoraggianti traguardi raggiunti dalla scienza. E’ un atto dovuto in segno di solidarietà ai 42.000 ammalati di cancro del polmone nella sola Italia che va anche nella direzione di parlarne in maniera diffusa, consapevole e soprattutto un poco più ottimista.
Più in particolare, gli aspetti su cui insiste la campagna e che si vogliono diffondere il più capillarmente possibile, sono questi:
? Sintomi persistenti
Le persone che presentano sintomi di allarme per la presenza di un cancro ai polmoni , tra cui tosse, presenza di sangue nel catarro, affanno e/o dolore toracico, devono rivolgersi al proprio medico di famiglia per una diagnosi precoce
? Diagnosi precoce
Lo screening con TAC toracica a basso dosaggio scopre la neoplasia in stadio iniziale. Lo screening è raccomandato ai forti fumatori di età compresa tra 50 e 80 anni e alle persone della stessa età che abbiano smesso di fumare da meno di 15 anni.
? Vivere con il cancro
I nuovi trattamenti personalizzati, cui si può accedere grazie ai test molecolari ed ai test NGS di sequenziamento rapido, consentono ai malati di convivere, per anni, con un tumore reso molto meno aggressivo.
? Più lunga sopravvivenza
I farmaci a bersaglio molecolare e l’immunoterapia fanno sì che la diagnosi di tumore al polmone non sia più una sentenza di morte, bensì un momento difficile da affrontare insieme al proprio team multidisciplinare di cura.
Per approfondire la tematica, rimandiamo ai siti www.alcase.eu e www.alcase.it