Mostra a cura di Fiorenzo Degasperi
Trento, Spazio Atelier, Via Belenzani 51
Visitabile: giovedì 30 ottobre – mercoledì 10 dicembre
Orario: dal martedì al venerdì 16-19, sabato 10-13
Inaugurazione: giovedì 30 ottobre ore 18, presentazione di Fiorenzo Degasperi
I Mari del Sud non sono solo un’estensione blu sulla mappa; sono, da secoli, una geografia dell’anima, l’arcipelago dove la linea dell’orizzonte cede il passo al sogno e al mito. Fin dalle prime mappe imperfette, questo lembo di mondo è stato avvolto in un velo di immaginazione, trasformandosi nella tela perfetta per proiettare desideri e paure occidentali: il paradiso perduto, il Giardino dell’Eden senza peccato originale. Questo spazio è popolato da viaggiatori, figure sospese tra la realtà della navigazione e la chimera della scoperta. Navigatori ed esploratori veri, come il Capitano Cook, che nel loro misurare e catalogare hanno finito per alimentare la leggenda. E poi ci sono i viaggiatori fantastici, i figli della letteratura di sogno, le cui rotte sono tracciate con inchiostro e ineffabilità.
Tra questi ultimi rientra Maurizio Corradi, sapiente alchimista di ironie e accostamenti patafisici, cesellatore fantascientifico di assemblaggi casuali e surreali. Per lui i Mari del Sud sono il regno del fantastico. È qui che le isole incantate si dissolvono in banchi di nebbia, dove i kraken marini e le sirene dalle voci suadenti non sono superstizioni, ma presenze vive. Il suo viaggio è una fuga dall’Occidente razionale e industrializzato, un pellegrinaggio verso la purezza primordiale. L’onda che batte la prua non è solo acqua salata, ma l’eco lontana di un’età dell'oro.
Oggi, anche se la tecnologia ha quasi annullato le distanze, il mito dei Mari del Sud resiste come dimostrano queste opere. Non è più un luogo da trovare, ma uno stato mentale da raggiungere. invitando ogni visitatore a salpare, verso quell’orizzonte infinito che è il confine della nostra stessa fantasia.
Maurizio Corradi
È nato a Trento nel 1948. Espone per la prima volta nel 1977 con dipinti in miniatura sul linguaggio dei fumetti. Sempre in quegli anni, satira, grafica umoristica e Mail Art sono – parallelamente al lavoro pittorico – gli interessi prevalenti. La sua ricerca, nei secondi anni Ottanta, ha come tema l’irrappresentabilità dell'arte. La frammentazione delle immagini è il suo modo espressivo più frequente. All’inizio degli anni Novanta ha lavorato a Madrid, Spagna, nel settore dell’illustrazione grafica e satirica. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Ha vinto premi per la realizzazione di opere d’arte. Attualmente vive a Trento.