Gazzetta delle Valli

E’ un regalo speciale che, oltre alla gioia della sorpresa, porta con sé un significato più profondo, dato che andrà a supportare le attività di Anffas Trentino e a valorizzare l’impegno delle persone con disabilità. 
Anffas Trentino ha lanciato per la prima volta quest’anno il progetto “Regala un Natale di felicità”. Una serie di pacchi natalizi, realizzati nei Centri Anffas Trentino, che racchiudono manufatti unici realizzati con le proprie mani dalle persone con disabilità seguite dall’Associazione, soprannominate per l’occasione “Artigiani della felicità”. Oltre a questi oggetti, ogni scatola conterrà anche una breve descrizione dell’iniziativa e una cartolina “d’artista”, firmata da Maurizio Menestrina, poliedrico artista trentino. Uno speciale QRCode consentirà inoltre di connettersi, via web, con la storia del progetto.
Le scatole non sono tutte uguali. A distinguerle sono i nastri, che vanno così a indicare il prezzo minimo (le box sono a offerta libera, a partire da una cifra corrispondente al colore del nastro): le scatole con il nastro verde sono cedute per un’offerta minima di 10 euro; quelle con il nastro blu a partire da 20 euro; quelle con il nastro rosso, infine, dai 30 euro in su.
Le scatole sono prodotte in alcune centinaia di esemplari e saranno disponibili fino ad esaurimento scorte. Ecco dove trovarle: il 5, 12 e 19  dicembre nell’Atelier Articà in Via Prima Androna a Trento con orario 10.00 – 12.00 e 14.00 – 18.00; il 6 dicembre al Mercatino di Natale di Siror (Primiero) con orario 10.00-12.00; il 9 dicembre al Centro Commerciale le Valli di Borgo Valsugana con orario 9.00-12.30; il 12 e il 19 dicembre in piazza Cesare Battisti a Tesero con orario 10.00-12.00. Per conoscere tutte le date visita il sito di Anffas Trentino.
L’intero ricavato della vendita delle box natalizie andrà a sostenere l’attività del laboratorio di teatro-danza inclusivo Apeiron, realizzato da Anffas Trentino insieme al Collettivo Clochart con la collaborazione del Centro Servizi Culturali Santa Chiara. Il laboratorio è partito nel 2025. Nel corso di questo primo anno di sperimentazione sono state una trentina le persone coinvolte, tra persone con disabilità ed educatori, che hanno avuto modo si spaziare attraverso la consapevolezza del proprio corpo e dell’altro all’interno dell’ambiente scenico.