L'Agenda delle Valli

Prima Commissione, temi trattati in Trentino

Inizio: 04/09/2025 dalle ore 23:00 - Fine: 04/09/2025 alle ore 23:30 IT
Il presidente Carlo Daldoss ha riunito oggi pomeriggio la Prima Commissione consiliare permanente. Due i temi trattati.


Aggressioni a chi garantisce il servizio pubblico:
il ddl Biada propone che la Pat si costituisca parte civile
La minoranza: “Testo privo di effetti pratici”
Si è aperto l’esame del ddl 60/XVII, depositato il 13 maggio scorso. Il consigliere proponente, Daniele Biada (Fratelli d’Italia), ha illustrato il testo che si propone di reagire alla crescente frequenza statistica delle aggressioni a professionisti impegnati in servizi pubblici. La proposta è quella di prevedere in norma che  la Provincia Autonoma si costituisce parte civile nei procedimenti penali per aggressioni fisiche avvenute in Trentino “ai danni di personale socio-sanitario, sanitario, del trasporto pubblico locale, della scuola, delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, della Provincia Autonoma e della protezione civile nello svolgimento delle proprie funzioni, delle forze armate e della polizia locale qualora interessati in servizi pubblici di utilità del territorio provinciale”.
I tecnici della Provincia hanno consigliato di evidenziare la facoltatività (e non obbligatorietà) della scelta di costituirsi in giudizio da parte della Provincia, segnalando anche la necessità di valutare attentamente se sia possibile estendere la misura ai danni verso personale non facente capo all’ente Provincia Autonoma. 
Paolo Zanella (Pd) ha parlato di “populismo procedurale”, obiettando che la possibilità tecnica per la Provincia di costituirsi parte civile già sussiste. E peraltro, quando si esercita, molto spesso chiama a rispondere persone senza redditi o patrimonio. Anche Francesco Valduga (Campobase) ha opposto che consegue ben poca utilità pratica dal ddl in questione, al di là del generico (e condivisibile) messaggio che vuole esprimere di solidarietà con gli aggrediti. Anche Paola Demagri (Casa Autonomia), Mariachiara Franzoia (Pd) e Vanessa Masè (La Civica) hanno chiesto chiarimenti sul testo. Maria Bosin (Patt) ha osservato che la norma potrebbe eventualmente servire da deterrente verso chi aggredisce e da supporto morale verso le vittime dell’aggressione.
Biada ha replicato che la sua iniziativa legislativa si propone soprattutto di stimolare la Giunta a scegliere in concreto la costituzione di parte civile nei casi di aggressione che la cronaca purtroppo ci propone.



Petizione sul voto digitale: saranno sentiti i proponenti
La Commissione ha anche avviato l’esame della sesta e ultima petizione popolare depositata finora in questa legislatura a palazzo Trentini. L’intento del testo presentato il 4 luglio dall'associazione Più Democrazia in Trentino è ottenere il riconoscimento del diritto di sottoscrivere digitalmente le richieste referendarie e le liste di candidati per le competizioni elettorali a livello locale, provinciale e regionale. A sostegno dell'iniziativa sono state raccolte complessivamente 1.125 firme, tra sottoscrizioni cartacee e digitali. L’idea è di agevolare l’impiego della firma digitale tramite piattaforme per la sottoscrizione online, come già avviene per le iniziative popolari e i referendum statali. La Commissione oggi ha deciso di audire i proponenti del comitato.
Ultimo aggiornamento: 04/09/2025 21:22:37