Giugno 2025 il più caldo di sempre: Codipra sull’urgenza di strumenti resilienti per l’agricoltura
Inizio:
17/07/2025 dalle ore 21:00
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Fine:
17/07/2025 alle ore 22:00
IT
Nel contesto di un cambiamento climatico sempre più marcato, con giugno 2025 che si conferma il mese più caldo mai registrato in Italia, si è tenuto il 15 luglio, presso la Cantina Colterenzio di Cornaiano/Appiano (BZ), l’incontro annuale promosso da Co.Di.Pr.A. Trento e Condifesa di Bolzano con i responsabili dei corpi peritali delle Compagnie assicurative operanti nelle due province.
L’iniziativa, organizzata nella fase di avvio delle operazioni peritali, ha rappresentato un momento fondamentale di confronto tra assicuratori, tecnici peritali, esperti della Fondazione Edmund Mach e del Beratungsring, per fare il punto sullo stato fitosanitario e produttivo delle colture agricole assicurate nel 2025 e sulle nuove sfide poste dal clima.
Secondo i dati presentati dalla Fondazione Edmund Mach, intervenuta con i responsabili tecnici Alberto Gelmetti e Matteo De Concini, la temperatura media di giugno 2025 ha raggiunto i 24,8 °C a Trento Sud, superando di 3,7 °C la media storica. Il picco massimo è stato di 38 °C il 28 giugno, mentre i mesi di marzo e aprile sono stati caratterizzati da un’anomala combinazione di piogge abbondanti e temperature elevate.
“In uno scenario agricolo sempre più esposto all’incertezza climatica, il dialogo costruttivo tra compagnie assicurative, tecnici e agricoltori diventa essenziale – ha sottolineato Giovanni Menapace, presidente di Co.Di.Pr.A – ma altrettanto fondamentale è il lavoro in campagna: è lì che ogni giorno si costruisce la resilienza delle nostre imprese. Incontri come quello di oggi servono a condividere strumenti e informazioni per affrontare insieme le nuove sfide”.
Il punto sui danni
L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto sui danni che si sono verificati nelle nostre campagne a causa degli eventi avversi. In particolare, la grandine ha colpito a più riprese tra la fine di giugno e l’inizio di luglio in diverse aree del Trentino, tra cui la Val di Non, la Valsugana, Val di Cembra e l’areale a sud di Trento. “I danni rilevati sono stati generalmente di lieve-media entità, anche se non mancano areali circoscritti dove il danno è più importante – ha spiegato Marica Sartori, direttore di Co.Di.Pr.A – eventi come quelli occorsi, ma soprattutto l’andamento stagionale che percepiamo anomalo, ma che negli ultimi anni sta diventando la regola, con picchi di caldo da record, piogge abbondanti in pochi giorni, ci ricordano quotidianamente l’esigenza di migliorare non solo gli strumenti della gestione del rischio ma anche le attività di prevenzione e valutazione del rischio: serve un’agricoltura sempre più preparata e più veloce ad adattarsi a nuovi scenari produttivi e climatici, supportata da sistemi assicurativi agili, integrati; grazie alle nuove tecnologie le opportunità per innovare ci sono ed il Consorzio, con Agriduemila Hub Innovation, in un network di soggetti scientifici, accademici e leader nell’agritech è già partito con progetti per la creazione di piattaforme digitali di scambio e lettura/interpretazione dati che descrivano gli scenari futuri; dobbiamo, però, essere capaci come sistema di fare sinergia e mettere concretamente a terra passi per fornire ai nostri agricoltori strumenti utili a strategie di risk management complessive e proattive.
Nascita del Comitato strategico
Da poche settimane, in questa direzione, è stato costituito, con la regia ed il coordinamento, di Co.Di.Pr.A. il Comitato Strategico per l’evoluzione della Gestione del Rischio con tutti i portatori di interesse del territorio trentino, con il compito di costruire una visione comune per il settore agricolo e di declinare nuove soluzioni concrete e fattibili per un futuro sostenibile e di soddisfazione economica per le imprese.
“Anche sul fronte delle fitopatie – conclude Sartori – vi è una costante attività di monitoraggio da parte del nostro Consorzio che, sia grazie alla innovativa Polizza Collettiva, con la condizione quasi esclusiva della garanzia rispetto ai danni da peronospora, che agli strumenti mutualistici attivati per rispondere ai danni derivanti da fitopatie quali gli scopazzi del melo e la flavescenza dorata, è vicino ai propri Associati, con soluzioni di protezione, in una battaglia che si può vincere solo grazie alla sinergia tra tutti gli attori”.
L’incontro si è dunque confermato un’importante occasione di dialogo e cooperazione, con l’obiettivo comune di costruire un sistema sempre più resiliente, innovativo e vicino alle esigenze delle imprese agricole del territorio.
Ultimo aggiornamento:
16/07/2025 18:50:15