La valorizzazione delle competenze professionali, il ruolo strategico dei dottori agronomi e dei dottori forestali per lo sviluppo del Trentino e la gestione delle emergenze. Sono stati numerosi i temi al centro del confronto tra il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli ed i vertici dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Trento, ieri sera in occasione dell’assemblea ospitata negli spazi delle Gallerie di Piedicastello. Nel corso dell’appuntamento è stato presentato il nuovo direttivo dell’Ordine, che vede la riconferma di Claudio Maurina alla presidenza. Elisa Bottamedi ricopre il ruolo di vicepresidente e referente per la formazione permanente, Michele Baldo è segretario, Andrea Bonincontro tesoriere. Completano il direttivo i consiglieri Arianna Dallaporta, Elena Martello, Michele Scrinzi, Roberto Leonardi e Pierfrancesco Pandolfi de Rinaldis.
Nel suo intervento, Spinelli ha sottolineato l’importanza delle professioni tecniche all’interno del sistema provinciale, evidenziando come “dottori agronomi e dottori forestali rappresentino una risorsa fondamentale non solo per i settori agricolo e forestale, ma anche per ambiti più ampi legati alla progettazione e allo sviluppo del territorio. “La pubblica amministrazione – ha affermato – deve saper valorizzare al meglio le competenze presenti sul territorio, perché questo significa investire in qualità, sicurezza e sviluppo, evitando una logica esclusivamente basata sul massimo ribasso”. Spinelli ha richiamato inoltre il valore della ricerca e dell’innovazione, evidenziando il ruolo della Fondazione Edmund Mach come centro di eccellenza e la necessità di rafforzare ulteriormente le sinergie tra mondo accademico, ricerca applicata e professioni, affinché le competenze formate e sviluppate in Trentino possano tradursi in opportunità concrete per il territorio e per le nuove generazioni. “Promuovere e riconoscere il ruolo dei professionisti – ha concluso – significa rafforzare l’autonomia del Trentino, investire sulla qualità e sullo sviluppo della nostra terra”.
L’assemblea è stata anche l’occasione per presentare la convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e l’Ordine, firmata in occasione della Settimana della Protezione civile dello scorso ottobre, che disciplina la collaborazione per la partecipazione dei professionisti iscritti all’albo alle attività di gestione delle emergenze. La convenzione è stata illustrata dal direttore Giovanni Maiello, che ha spiegato come, al termine di uno specifico percorso di abilitazione, dottori agronomi e dottori forestali potranno entrare a far parte del Nucleo tecnico a supporto della Protezione civile provinciale, mettendo a disposizione competenze specialistiche nella gestione delle emergenze. Il Nucleo tecnico ha già operato negli anni in numerose missioni della Colonna mobile provinciale, intervenendo in occasione dei terremoti dell’Aquila (2009), dell’Emilia (2012) e di Amatrice (2016), oltre che in diverse emergenze idrogeologiche e alluvionali, tra cui quella dell’isola di Ischia nel 2022.
Ultimo aggiornamento:
20/12/2025 13:22:34