L'architetto Federico Troletti, che ha seguito in modo particolare l’intervento di restauro, presenterà i lavori eseguiti, poi interverranno i professionisti del Consorzio Indaco: Gabriele Chiappa e Alessandra Didonè per la parte relativa agli affreschi e agli stucchi, Luciano Gritti e Giovanna Jacotti per le sculture e Franco Blumer per i metalli.
Sono stati effettuati interventi su intonaci dipinti delle pareti (nelle foto © Bazzoni e Rapuzzi), statue in stucco poste nel fondo delle cappelle e per consolidare il pavimento i restauratori hanno proceduto spostando alcune delle statue lignee così da agevolare le operazioni di pulizia, consolidamento e ritocco di ogni componente. In particolare, le statue lignee sono state oggetto di un faticoso intervento di rimozione di stratificazioni pittoriche non originali che durante i secoli erano stati poste da mani diverse. Il restauro ha consentito di restituire le originali cromie che durante i secoli erano state alterate se non addirittura, per alcune porzioni, stravolte. I colori sono stati poi consolidati, ove necessario e, in alcuni punti, integrati con pigmenti naturali e reversibili.
Le opere appaiono oggi come erano state pensate dagli ideatori del santuario. Durante gli ultimi tre anni si sono restaurati tutti gli affreschi che decorano le pareti del santuario e le coperture delle volte della scala e della XIV cappella (del Sepolcro). Il restauro è quindi completo anche sul fronte di tutte le superfici murarie. Sono stati consolidati gli intonaci, ove ammalorati, rimosse le precedenti integrazioni e ritocchi (anche le ridipinture) e uniformato tutte le superfici.