Nel 2011 Vittorio Sgarbi l'ha chiamato alla Biennale di Venezia, uno dei momenti più importanti dell'attività culturale di Sergio Bernardi.
La figlia Katia Bernardi ricorda con grande affetto il padre: ha lavorato fino alla fine ai suoi progetti, aveva un amore enorme per la vita, per la libertà, per la Resistenza. "Voleva bene alle persone - spiega - per lui i rapporti erano profondi o non esistevano, non sopportava il formalismo. Abbiamo festeggiato il suo compleanno il 18 marzo via Skype a causa dell’emergenza sanitaria".
"Il dolore è immenso, ma c'è anche tanto amore intorno a lui e alla nostra famiglia", conclude Katia Bernardi.
Nel pomeriggio l'addio a Sergio: la cerimonia civile si è svolta all'aperto di fronte alla scalinata della camera mortuaria del cimitero di Trento e alla presenza di familiari, amici e persone che hanno voluto portare il loro saluto.