MALE' (Trento) - Il Trentino piange Silvano Rauzi, scomparso all’età di 87 anni, per oltre 30 anni presidente della Federazione provinciale allevatori, fino al 2010. I funerali avranno luogo nella chiesa di Malé martedì 2 giugno alle 14.30. Lascia la moglie Luisa, i figli Alessio, Elisabetta e Giovanna, i nipoti e i fratelli Lorenzo, Marida e Antonio.
"Ricordare l’esperienza umana, professionale, politica e cooperativa di Silvano Rauzi significa ripercorre la storia del Trentino dell’ultimo mezzo secolo. Un periodo denso di trasformazioni che ha visto Rauzi protagonista, innanzitutto come Presidente della Federazione Provinciale Allevatori, carica che ricoprì ininterrottamente dal 1980 al 2015.
Grazie ad un’indiscussa autorevolezza e a una grande capacità di analisi e visione, seppe guidare la categoria attraverso una serie di “cambiamenti d’epoca” attraverso i quali il settore zootecnico poté uscire definitivamente dalla dimensione di sussistenza per evolvere verso le prestazioni attuali, caratterizzate dall’elevata professionalità degli addetti e da standard d’eccellenza e di qualità particolarmente significativi sia nel contesto alpino che internazionale.
Parallelamente a questo, Silvano Rauzi seppe costruire una rete di alleanze e di relazioni che consentirono alla nostra categoria di aprire una fase di positiva interlocuzione con i consumatori e gli ospiti del nostro sistema turistico al fine di elevare la conoscenza della nostra funzione sociale e di presidio della montagna all’interno di un contesto di reciproco rispetto e riconoscimento di ruoli. Proprio al tema dello sviluppo della montagna e delle comunità alpine, Rauzi ha dedicato le migliori energie che derivavano dalla sua passione politica, che è sempre stata orientata al rispetto della democrazia, della Costituzione e del mutualismo all’interno di un quadro di indirizzi e di valori che trovavano fondamento della dottrina sociale delle Chiesa e del solidarismo cristiano. 
Dirigente di primo piano all’interno della Cooperazione trentina, Rauzi ha infine lasciato una traccia indelebile di un impegno che univa la ricerca di nuove prospettive di sviluppo economico alla necessità di condivisione, formazione e partecipazione degli allevatori al sistema mutualistico in una logica di trasparenza e responsabilità. La sua testimonianza sarà per sempre da esempio per tutti gli allevatori trentini", il ricordo di Giacomo Broch, Presidente Federazione Provinciale Allevatori.