Il presidente Claudio Soini prenderà parte domattina alle celebrazioni del 2 Giugno, in piazza Mostra a Trento. Questi i suoi intendimenti, a nome di tutto il Consiglio provinciale di Trento: "Ritengo che la Festa della Repubblica abbia per la nostra terra una grande importanza. L'ormai lontano 1946 fu per noi un anno di vera, seppur faticosa, rinascita: il 2 giugno il popolo scelse democraticamente la repubblica. In Trentino ben l’85% degli elettori votò a favore della nuova forma del nostro Stato. Il sì repubblicano più forte di tutta Italia. E in quella scelta c'era anche la volontà di ottenere dalla nuova Italia l'autonomia che in quell'anno i trentini chiedevano pacificamente ma con tenacia, mobilitazione che contribuì a creare le condizioni per l'accordo Degasperi - Gruber del 5 settembre '46.
"In quel 2 giugno di 79 anni fa non si votò solo per il referendum monarchia o repubblica, ma anche per eleggere l'Assemblea Costituente. La Costituente che nel 1948 varò il primo Statuto di Autonomia. Quindi democrazia e autonomia sono inscindibili come dimostra la nostra storia.
Ma in questa occasione mi vorrei soffermare su due fatti importanti che accaddero il 2 giugno del 1946: per la prima volta in Italia le donne poterono recarsi alle urne e la partecipazione a quel primo voto libero fu enorme, in Trentino raggiunse il 91%. Dopo 20 anni di dittatura e una guerra che aveva seminato odio e distruzione, il popolo trentino, assieme all’Italia intera, diede un esempio di maturità del quale dobbiamo andare fieri e al quale noi oggi dobbiamo fare riferimento. Una lezione particolarmente cara oggi che la nostra democrazia mostra segni evidenti di cambiamento ma gioisce ancora per chi decide di partecipare ed esserci. Il 2 giugno 1946 fu un felice passo in avanti, una rivoluzione mite, un miracolo di cui la democrazia, sempre così contraddittoria, sempre apparentemente fragile, è capace".