Silandro (Bolzano) - Serviva prodotti ittici surgelati, come tonno, salmone e gamberetti, presentandoli ai clienti come freschi.
A portare alla luce tale condotta sono stati i finanzieri della
Tenenza di
Silandro che, nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, nella giornata di venerdì scorso hanno fatto accesso in un ristorante venostano, per verificare la regolare assunzione dei lavoratori impiegati.
In tale contesto le Fiamme Gialle, oltre che riscontrare l’impiego di un lavoratore privo di regolare contratto di assunzione, hanno anche rilevato la presenza nei menù di numerosi piatti a base di pesce, pubblicizzato come fresco.

Le successive verifiche hanno, tuttavia, rivelato il raggiro: l’ispezione delle celle frigorifere e la contestuale richiesta di esibire la documentazione attestante la provenienza dei prodotti alimentari hanno fatto emergere la violazione degli obblighi in materia di tracciabilità e di etichettatura dei prodotti ittici posti in vendita, nonché di quelli relativi alle corrette informazioni al consumatore finale.
Gli accertamenti hanno, infatti, permesso di acclarare l’esistenza di
35 chili di prodotti ittici surgelati conservati nelle celle frigorifere, privi delle necessarie indicazioni relative al luogo ed alla data di pesca e di scadenza ed alle lavorazioni cui sono stati sottoposti.
I militari hanno, pertanto, eseguito il sequestro amministrativo della merce, che sarà destinata alla distruzione, trattandosi di prodotti che, in carenza delle informazioni obbligatorie, non possono essere destinati al consumo.
Contestualmente, la
Guardia di Finanza ha irrogato al proprietario del ristorante una sanzione amministrativa che può raggiungere i 4.500 euro. Una seconda sanzione, da
2mila euro, è stata comminata in relazione alla pubblicità ingannevole sui menù destinati ai clienti, nei quali – come detto – non vi era alcuna indicazione circa la natura di “prodotti surgelati”, con riferimento al pesce utilizzato per preparare i piatti offerti in vendita.
Al contempo, l’ispezione dei locali ha fatto emergere l’esistenza di irregolarità con riguardo al rispetto delle norme HACCP, sistema di controllo previsto dalla normativa europea per eliminare i potenziali rischi relativi alla sicurezza alimentare all’interno di aziende di ristorazione.
Tale circostanza ha indotto i
finanzieri a richiedere l’intervento dei tecnici del Dipartimento di Prevenzione Igiene e Salute degli Alimenti dell’
A.S.L. di
Merano, che hanno emesso una serie di prescrizioni alle quali il ristoratore dovrà immediatamente adeguarsi.