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Ruba orologio d'oro e catenina a pensionato: i carabinieri arrestano Rom a Ghedi

Brescia - Arrestata una Rom che aveva derubato un pensionato a Ghedi (Brescia). I carabinieri, impegnati in specifici servizi preventivi, hanno arrestato S.A.M., 20enne romena, in Italia senza fissa dimora, gravata da precedenti specifici, colta in flagranza di furto con destrezza in danno di un pensionato del luogo, F.M. di 83 anni.Carabinieri

Quest’ultimo, mentre percorreva a piedi la via Marconi, veniva avvicinato dalla donna che - appena scesa da un’autovettura Mercedes condotta da un complice - iniziava ad abbracciarlo e a baciarlo come fosse persona da lei conosciuta. Rimasto attonito da tali effusioni, il pensionato non si accorgeva che la ragazza, sicuramente avvezza a tali fulminee ed impercettibili azioni, gli aveva sfilato l’orologio e la catenina, entrambi d’oro, ed ora si allontanava per raggiungere l’autovettura guidata dal complice che, fermatasi a poche decine di metri, aveva creato una colonna di 4 o 5 autovetture. In quel momento transitava lungo la stessa via la pattuglia della stazione carabinieri di Ghedi, in servizio perlustrativo, e in pochi secondi, notato il pensionato, la ragazza che si allontanava di fretta e le autovetture incolonnate, realizzava che poteva essere in atto una truffa o un furto in danno dell’anziano signore. Sceso immediatamente dall’autovettura, l’appuntato deo carabinieri rincorreva la donna riuscendo a raggiungerla ed a bloccarla nel momento in cui cercava di entrare nell’abitacolo della Mercedes. Il conducente, accortosi di quanto stava accadendo, abbandonava sul posto la ragazza, innestava la marcia e si allontanava a velocità sostenuta approfittando del fatto che l’autovettura dei carabinieri era ancora incolonnata.
La donna, peraltro in stato interessante, veniva dichiarata in stato di arresto per furto aggravato. L’orologio veniva recuperato lungo il percorso, abbandonato dalla ragazza, e la catenina ritrovata all’interno di un cestino nella caserma, dove la stessa l’aveva lasciata cadere nel tentativo di nasconderla agli operanti. L’arresto è stato convalidato, con richiesta dei termini di difesa e rinvio dell’udienza al 27 luglio. Nel frattempo la cittadina romena è stata ammessa agli arresti domiciliari presso un conoscente in Oppeano (Verona). Proseguono le ricerche del complice.

ALTRO ARRESTO PER SPACCIO

Durante uno specifico servizio, personale della stazione di Pontevico, guidato dal maresciallo Gianluca Gigliotti da militari della stazione di Pralboino, ha tratto in arresto D.F., un 36enne di origine macedone, colto nella flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli operanti, dopo aver raccolto le segnalazioni di alcuni residenti secondo le quali da alcuni giorni si svolgeva un via-vai di giovani, soprattutto in orari serali/notturni, da e verso l’abitazione di D.F., benché lo stesso si trovasse sottoposto agli arresti domiciliari, al culmine di un servizio di osservazione bloccavano un giovane che si allontanava dalla casa trovandolo in possesso di una dose di cocaina. Scattava subito la perquisizione domiciliare che permetteva di rinvenire un’ulteriore dose dello stesso stupefacente, qualche decina di euro ritenuta il corrispettivo dello stupefacente appena ceduto nonché materiale vario per il confezionamento delle dosi di droga. Il cittadino macedone veniva dichiarato in stato di arresto e portato dinanzi al Giudice che, oltre a convalidare il provvedimento, disponeva inizialmente la custodia cautelare degli arresti domiciliari nella residenza in Pontevico, in attesa di giudizio (ordinanza, quest’ultima, eseguita dai Carabinieri di Pralboino) e poi, con ulteriore provvedimento, la custodia cautelare in carcere.
Ultimo aggiornamento: 23/07/2015 12:46:23
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