Angolo Terme - Era stata rubata dalla parrocchia di Angolo Terme (Brescia) in data 17 febbraio 2013 la campana rinvenuta dai Carabinieri della Stazione di Artogne che, a seguito di una serie di accertamenti, hanno individuato il luogo ove il prezioso bronzo, risalente al 1830, era stato sepolto. I militari, nella giornata di ieri, hanno fatto accesso per un controllo amministrativo, al quale ha fatto seguito una perquisizione presso un’officina meccanica di Artogne. La campana era stata seppellita nel giardino esterno del capannone: a finire nei guai sono stati il titolare 53enne dell’attività e il figlio 28enne.
Ai carabinieri avrebbero raccontato di aver acquistato la campana, per poche centinaia di euro, da un soggetto a loro sconosciuto che gli aveva proposto la vendita. Il clamore suscitato dal furto e i timori di essere scoperti li avevano convinti a nascondere la campana nel terreno.
All’interno della loro officina i carabinieri hanno rinvenuto un vero e proprio bazar di articoli militari d’epoca, con la presenza anche di armi inertizzate, risalenti alle due guerre mondiali. Tra questi oggetti da collezione era però presente anche una pistola lanciarazzi, considerata arma comune da sparo e dunque illegalmente detenuta.
Per i due uomini la vicenda si è conclusa in nottata con una denuncia in stato di libertà per ricettazione e detenzione abusiva di arma.