Hanno quindi proseguito le verifiche nell’appartamento, situato vicino allo stadio di Rovereto e appena aperta la porta, in cui si trovava un 49enne del luogo, il cane dell’unità cinofila della Guardia di Finanza in supporto, si è lanciato in una stanza segnalando una cassettiera. Lì i Militari si sono concentrati sino a individuare una intercapedine, magistralmente realizzata, che nascondeva il consistente panetto di cocaina.
Nel corso della perquisizione è stato rinvenuto anche il materiale utilizzato per il confezionamento della sostanza, due sigillatori per sottovuoto e diversi bilancini di precisione nonché due grammi di hashish.
I due sono stati tratti in arresto e dai successivi accertamenti è emerso che il cittadino albanese era censito con diverse identità, quasi tutte gravate da provvedimenti dell’autorità Giudiziaria, oltre ad essere destinatario di due decreti di espulsione e di un ordine di carcerazione, emesso nel 2019 dal Tribunale di Roma, a seguito di condanna -sempre- per spaccio di stupefacenti.
Entrambi gli arrestati sono stati quindi tradotti alla casa circondariale di Trento, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto. Lo stupefacente, sottoposto a sequestro, sarà inviato al laboratorio di analisi dei Carabinieri di Laives per valutarne l’esatto peso, purezza e capacità psicotropa.