Ricordo la sua vicinanza affettuosa e il suo sostegno nel momento in cui ho assunto a mia volta la carica di rettore; ricordo, dei suoi ultimi anni in Università, il giusto orgoglio con cui mi fece visitare il magnifico complesso di San Bartolameo che, come presidente dell’Opera, volle con forza e realizzò mirabilmente».
Fulvio Cortese, attuale preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo, commenta: «Non abbiamo perso soltanto un autorevole emerito e uno stimato rappresentante della nostra comunità, ma abbiamo perso soprattutto un esempio di dedizione istituzionale e di dialogo».
Scheda
Fulvio Zuelli era nato a Reggio Emilia il 4 novembre 1941 e si era laureato all’Università di Bologna.
Aveva iniziato la sua carriera accademica nel 1971 alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna. Per molti anni aveva collaborato alle attività della Scuola di perfezionamento in scienze amministrative dell’Università di Bologna.
Nel corso dei propri studi si era prevalentemente dedicato a tematiche attinenti ai profili istituzionali ed organizzativi della pubblica amministrazione, oltre che allo studio di problemi riguardanti il diritto pubblico dell’economia, con particolare attenzione per l’attività imprenditoriale pubblica.
Era arrivato alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento nel novembre 1984 quale titolare del corso di Istituzioni di diritto pubblico. Qui era stato anche direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche (dal 1987 al 1990) e preside della Facoltà di Giurisprudenza (dal 1 novembre 1989). Il 5 giugno 1990 era stato eletto rettore dell’Università di Trento per il triennio 1990/1993. Tale mandato era stato rinnovato il 2 giugno 1993 per il triennio 1993-1996.
Era stato membro del consiglio d’amministrazione della Fondazione Caritro nonché di quello della Fondazione Pezcoller. Nel 1993 gli è stata conferita l’onorificenza di commendatore della Repubblica italiana e nel 1995 è stato insignito con quella di grande ufficiale al merito della Repubblica italiana. Nel 1997 era stato nominato presidente del consiglio d’amministrazione dell’Opera universitaria della Provincia autonoma di Trento. Tale carica gli era poi stata rinnovata, tanto che aveva ricoperto quel ruolo fino al 2014.
Gli era stato conferito il titolo di professore emerito il 24 novembre 2010, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. Con questa motivazione: «Accanto ai meriti scientifici che risultano dal suo curriculum, ed ai meriti didattici sempre confermati da più che elogiative valutazioni degli studenti, desideriamo ricordare che Zuelli ha avuto un ruolo importante nella concreta attivazione della nuova Giurisprudenza, e più in generale nella vita del giovane ateneo trentino, sin dal 1984, quando da Bologna è passato a Trento. Ha svolto tutte le sue funzioni, da professore a rettore, in modo efficace ma sobrio e misurato, attento solo al bene dell'istituzione a lui affidata e della comunità che all'istituzione dà vita. I problemi, esterni o interni, che mano a mano sorgessero hanno sempre trovato attraverso di lui, dopo un ascolto attento, le migliori soluzioni possibili. Le stesse caratteristiche di capacità di comprensione, equilibrio e pacatezza hanno sempre fatto di lui un fondamentale punto di riferimento nella vita della nostra facoltà, anche al di fuori dei compiti istituzionali. Ci sembra dunque che la proposta di conferimento della qualifica di professore emerito potrebbe bene esprimere la gratitudine che la facoltà sente - e nella facoltà anche noi sentiamo - per il grande contributo che Zuelli ha dato al suo sviluppo e al suo funzionamento». Nel 2014, infine, aveva ricevuto l’Aquila di San Venceslao.
L’ultimo “grazie” della Provincia al professor Fulvio Zuelli
Anche la Provincia autonoma di Trento, con il suo presidente e con l’assessore all’istruzione, università e cultura, su unisce al cordoglio dei familiari del professor Fulvio Zuelli, classe 1941, una delle “colonne portanti” dell’Università di Trento, scomparso nelle scorse ore. Di Zuelli il Trentino ricorderà a lungo il suo impegno instancabile all’interno dell’ateo, nella sua veste di docente di Istituzioni di diritto pubblico, poi di preside della Facoltà di Giurisprudenza e quindi di rettore e di preside dell’Opera universitaria, ma anche la grande umanità, l’apertura al territorio, l'attenzione agli studenti e ai loro bisogni. E’ anche grazie al contributo di Zuelli che l’Università di Trento si è conquistata i primissimi posti nelle classifiche nazionali sulla qualità degli atenei italiani, per mantenerli poi nel corso degli anni. Fra i tanti riconoscimenti, la Provincia ricorda anche il conferimento, nel 2014, dell’Aquila di San Venceslao, un simbolo di stima e di riconoscenza da parte di tutta la comunità per i tanti contributi ricevuti. Da parte della Giunta provinciale, un ultimo, sincero “grazie”.