Un’iniziativa volta a sollecitare il Governo a ricercare soluzioni e interventi condivisi e strutturali per fermare quella che, a livello italiano, si va delineando come una vera e propria strage di innocenti: ogni giorno infatti, nel nostro Paese, tre lavoratori perdono la vita per incidenti accorsi sul posto di lavoro. Alle controparti territoriali Ance e Associazione artigiani, le parti sindacali ricordano ancora una volta la necessità di istituire la figura dell’RLST: il rappresentante territoriale per la sicurezza. Una richiesta finora rimasta inascoltata.
Feneal UIL e Fillea CGIL ritengono che" l’introduzione di tale figura, che non sostituisce in ogni caso le necessarie ispezioni degli organismi competenti, potrebbe contribuire in maniera decisiva a diminuire il numero degli infortuni in provincia. Un numero che risulta comunque elevato, rispetto a quanto avviene in altre regioni. Salvetti e Mastrogiuseppe ricordano infine come, anche in questo caso, le vittime di infortunio sul lavoro siano di origine straniera. I lavoratori di origine straniera – comunitaria ed extracomunitaria – rappresentano assieme quasi il 50% dei lavoratori impiegati nel settore edile in Procincia di Trento, suddivisi in ben 93 nazionalità differenti. Sono loro a lavorare nei cantieri più difficili e a svolgere le turnistiche peggiori, esponendosi così maggiormente al rischio di infortuni, anche gravi. Senza di loro, per contro, in un periodo storico caratterizzato dalla mancanza di manodopera nel comparto edile, sarebbe difficile immaginare la realizzazione di opere importanti per il terrirorio. Ed è questo il caso della galleria Loppio- Busa nella quale lavorano sempre meno operai italiani. Ed è quello che accadrà anche nel cantiere di realizzazione della Circonvallazione ferroviaria di Trento. In questo caso, le autorità provinciali potrebbero fare molto per garantire la sicurezza sul lavoro, favorendo progetti per l’integrazione e l’insegnamento della lingua italiana. Ma il governo provinciale ha deciso da tempo di muoversi politicamente in una direzione diametralmente opposta, considerando alla meglio questi operai come “Gastarbeiter” temporanei, sui quali non vale la pena investire". Fillea CGIL e Feneal UIL richiamano quindi "le istituzioni a svolgere il proprio ruolo e a investire maggiormente nella diffusione della cultura della sicurezza, a tutti i livelli, per evitare che quanto avvenuto oggi presso il cantiere Loppio Busa abbia a ripetersi in futuro. Per quanto riguarda invece il consorzio SAC costruzioni, si provvederà alla richiesta di un incontro urgente al quale seguirà un momento di assemblea con i lavoratori".