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Venerdì, 22 marzo 2024

Infortunio nel cantiere della Loppio-Busa: cede impalcatura, gravi tre operai

Mori (Trento) - Gravissimo infortunio sul lavoro poco prima delle 3 di stanotte nel cantiere della galleria Loppio-Busa: gli operai che stavano lavorando sono rimasti feriti dal cedimento di un'impalcatura e sono precipitati per circa tre metri riportando traumi. I tre feriti sono stati subito soccorsi dall'equipe del 118 di Trentino Emergenza: un 48enne è stato portato in codice giallo all'ospedale di Rovereto, mentre gli altri due - 38 e 40 anni - in codice rosso sono stati trasportati all'ospedale Santa Chiara di Trento (foto credit vigili del fuoco Riva del Garda)


Sul posto i vigili del fuoco di Riva del Garda e di Trento, i carabinieri della Compagnia di Riva del Garda che hanno effettuato la ricostruzione dell'infortunio e gli Ispettori del Lavoro.


Le reazioni

A distanza di poche ore dall’incidente che è costato la vita ad un geometra di cantiere italiano di 57 anni, investito da un treno di rifornimento mentre stava svolgendo lavori di rilevamento nel cantiere di realizzazione del tunnel del Brennero, sul lato austriaco dell’opera, oggi è una giornata nuovamente tragica per il settore edile in regione. Poco sappiamo al momento in merito all’andamento dei fatti che hanno portato al grave ferimento di tre operai romeni impegnati nella realizzazione della galleria Loppio-Busa, a causa del cedimento di un cestello della piattaforma idraulica sulla quale stavano lavorando nel turno di lavoro notturno. In cantiere pochi operai se la sentono di rilasciare dichiarazioni e di azzardare ipotesi in merito alle responsabilità dell’accaduto. Si preferisce rimanere in attesa di buone notizie dall’ospedale di Rovereto, nel quale i tre lavoratori feriti sono ricoverati in condizioni di massima urgenza. Ma quanto avvenuto porta ancora una volta al centro del dibattito politico – a livello locale e nazionale- il tema della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle morti “bianche”. In tal senso, Matteo Salvetti per Feneal UIL Trentino Alto Adige Südtirol e Giampaolo Mastrogiuseppe per Fillea CGIL, ricordano la proclamazione di 4 ore di sciopero per la giornata di venerdì 11 aprile.

Un’iniziativa volta a sollecitare il Governo a ricercare soluzioni e interventi condivisi e strutturali per fermare quella che, a livello italiano, si va delineando come una vera e propria strage di innocenti: ogni giorno infatti, nel nostro Paese, tre lavoratori perdono la vita per incidenti accorsi sul posto di lavoro. Alle controparti territoriali Ance e Associazione artigiani, le parti sindacali ricordano ancora una volta la necessità di istituire la figura dell’RLST: il rappresentante territoriale per la sicurezza. Una richiesta finora rimasta inascoltata.


Feneal UIL e Fillea CGIL ritengono che" l’introduzione di tale figura, che non sostituisce in ogni caso le necessarie ispezioni degli organismi competenti, potrebbe contribuire in maniera decisiva a diminuire il numero degli infortuni in provincia. Un numero che risulta comunque elevato, rispetto a quanto avviene in altre regioni. Salvetti e Mastrogiuseppe ricordano infine come, anche in questo caso, le vittime di infortunio sul lavoro siano di origine straniera. I lavoratori di origine straniera – comunitaria ed extracomunitaria – rappresentano assieme quasi il 50% dei lavoratori impiegati nel settore edile in Procincia di Trento, suddivisi in ben 93 nazionalità differenti. Sono loro a lavorare nei cantieri più difficili e a svolgere le turnistiche peggiori, esponendosi così maggiormente al rischio di infortuni, anche gravi. Senza di loro, per contro, in un periodo storico caratterizzato dalla mancanza di manodopera nel comparto edile, sarebbe difficile immaginare la realizzazione di opere importanti per il terrirorio. Ed è questo il caso della galleria Loppio- Busa nella quale lavorano sempre meno operai italiani. Ed è quello che accadrà anche nel cantiere di realizzazione della Circonvallazione ferroviaria di Trento. In questo caso, le autorità provinciali potrebbero fare molto per garantire la sicurezza sul lavoro, favorendo progetti per l’integrazione e l’insegnamento della lingua italiana. Ma il governo provinciale ha deciso da tempo di muoversi politicamente in una direzione diametralmente opposta, considerando alla meglio questi operai come “Gastarbeiter” temporanei, sui quali non vale la pena investire". Fillea CGIL e Feneal UIL richiamano quindi "le istituzioni a svolgere il proprio ruolo e a investire maggiormente nella diffusione della cultura della sicurezza, a tutti i livelli, per evitare che quanto avvenuto oggi presso il cantiere Loppio Busa abbia a ripetersi in futuro. Per quanto riguarda invece il consorzio SAC costruzioni, si provvederà alla richiesta di un incontro urgente al quale seguirà un momento di assemblea con i lavoratori".

Ultimo aggiornamento: 22/03/2024 09:22:59
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