BOLZANO - La Polizia di Stato di Bolzano è stata chiamata ad intervenire due volte nel giro di poche ore, per diversi tentativi di furto ad altrettante attività commerciali. Nel primo caso, la richiesta giungeva da un’attività nella centrale via Museo, dove l’addetto alla sicurezza del negozio, notava una donna che spingendo un passeggino con all’interno una bambina, si aggirava con fare sospetto all’interno del negozio stesso, per poi occultare all’interno del passeggino diversi capi di abbigliamento. Successivamente la donna si recava alle casse pagando solo un abito, facendo scattare il sistema dell’antitaccheggio. Immediatamente fermata dal personale del negozio, la donna consegnava spontaneamente la merce asportata, che risultava anche danneggiata, proprio per tentare di eludere il sistema di allarme. I poliziotti, giunti sul posto, accertate le responsabilità della donna anche tramite il sistema di videosorveglianza, la conducevano presso gli uffici di Largo Palatucci dove la responsabile, una cittadina italiana di trentacinque anni veniva denunciata all’Autorità giudiziaria per tentato furto aggravato.

Nel secondo caso la richiesta alle forze dell’ordine giungeva da un supermercato di via Renon, dove era stato appena fermato un uomo autore di un furto. Anche in questa circostanza, l’addetto alla vigilanza aveva notato un uomo aggirarsi in maniera furtiva tra gli scaffali dell’attività commerciale, decidendo di non perderlo di vista. Difatti, lo stesso prelevava prima da uno scaffale alcuni prodotti, nascondendoli nelle tasche dei suoi pantaloni, per poi giungere ad un altro scaffale, dove asportava altri prodotti alimentari, danneggiando le rispettive confezioni e cercando di nascondere la refurtiva nel suo marsupio. Fermato immediatamente dalla vigilanza, che nel frattempo aveva allertato il 112 Nue, l’uomo consegnava spontaneamente tutta la refurtiva. Anche in questo caso, i poliziotti accompagnavano l’uomo, un cittadino pachistano di 27 anni, in Questura, dove dagli accertamenti svolti nelle banche dati, risultava che lo stesso era già gravato da un provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Bolzano per 4 anni, emesso nel gennaio di quest’anno. Di conseguenza, il 27enne è stato denunciato per il tentato furto aggravato, anche e per l’inosservanza del provvedimento sopra descritto.
Da ultimo, nella giornata di ieri il personale della Squadra Volante denunciava un cinquantenne in quanto riconosciuto da alcuni esercenti di un’attività del centro come autore del furto, la settimana scorsa, del cellulare della titolare: l’uomo infatti, approfittando di un momento di distrazione, si introduceva nel negozio e si impadroniva dello smartphone lasciato sul bancone.
Anche in questo caso l’uomo, pluripregiudicato per reati della stessa specie, veniva denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria.
dell’istanza di sospensione cautelare dell’esecuzione del provvedimento ministeriale è stata emessa l’Intimazione di lasciare il Territorio Nazionale impartita dal Questore di Brescia e predisposta dall’Ufficio Immigrazione; in particolare, il cittadino straniero in argomento è partito a bordo di un volo aereo in partenza da Malpensa, con destinazione finale LAHORE.
Il profilo di pericolosità del predetto era emerso nel contesto di una complessa attività d’indagine diretta dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, culminata nell’esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane ritenuto responsabile di apologia aggravata dalla finalità di terrorismo, e per avere diffuso idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale, incitando alla discriminazione o a commettere atti di violenza nei confronti di persone in quanto appartenenti ad un gruppo nazionale, etnico o razziale.
L’attività investigativa condotta dalla D.I.G.O.S. di Brescia, in collaborazione con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione/UCIGOS, ha avuto inizio nell’ottobre del 2022 quando, sulla base di acquisizioni d’intelligence, gli investigatori hanno avviato mirati approfondimenti nei confronti del giovane evidenziatosi per la assidua presenza su diversi social e su taluni network virtuali giovanili manifestanti interesse per tematiche jihadiste.
In particolare, grazie alle evidenze investigative, si è rilevato come il giovane si fosse costantemente impegnato nella creazione, condivisione ed esaltazione sul web di contenuti apologetici riguardanti Al-Qaeda, l’IS e la Jihad Islamica Palestinese e la pratica del martirio; i contenuti postati, peraltro, oltre a caratterizzarsi per la radicalità di matrice confessionale antisciita, si sono progressivamente connotati per una peculiare forma di radicalizzazione che coniuga la matrice religiosa con un profondo sentimento antisemita ed omofobo.
Il provvedimento è stato eemesso dal Ministro dell’Interno con istruttoria curata dalla Direzione Centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, sulla scorta dei rilevati profili di pericolosità, testimoniati dai comportamenti accertati in sede penale e cristallizzati nella sentenza di condanna emessa il 9
SECONDA OPERAZIONE DELLA POLIZIA
La Polizia di Stato ha denunciato un cittadino italiano di 60 anni, pluripregiudicato, da tempo residente in val Isarco. In particolare, i poliziotti del Commissariato di Polizia di Stato di Bressanone, durante l’ordinario servizio di controllo del territorio, procedevano ad effettuare un controllo approfondito sui frequentatori dei giardini Rapp.
Uno di essi, pluripregiudicato per svariati reati, tra cui spaccio di sostanze stupefacenti, deteneva nella tasca dei pantaloni un contenitore di plastica con all’interno 5 dosi di hashish, oltre a 165 banconote in piccolo taglio ritenuto provento della vendita di altra sostanza.
La successiva perquisizione estesa all’abitazione dell’uomo consentiva di sequestrare altri 70 grammi di hashish e marijuana. Per questo, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, il cittadino italiano veniva denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.