Bolzano - Doppia operazione della Polizia di Stato a Bolzano e Bressanone per maltrattamenti e "codice rosso".
Gli agenti della Squadra Mobile di Bolzano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino maliano, 26 anni, in regola con le norme sul soggiorno, per atti persecutori, rapina e violazione della normativa sugli stupefacenti, emessa dal Gip presso il Tribunale di Bolzano su richiesta della Procura della Repubblica.
L'indagine, avviata all’inizio di agosto su querela della parte offesa, ha accertato come il giovane negli ultimi mesi avesse minacciato e molestato con condotte reiterate un cittadino extracomunitario residente nel centro cittadino e tutto il suo nucleo familiare, arrivando anche in alcune circostanze ad aggredirlo fisicamente.
All’arrestato, inoltre, sono state contestate altre condotte criminose, quali una rapina commessa lo scorso giugno ai danni di una donna con cui si era appartato, la detenzione di sostanza stupefacente all’interno di parco Cappuccini, la partecipazione a una rissa lungo il viale della Stazione, una minaccia agli agenti durante un controllo e, infine, dieci inottemperanze al foglio di via dalla città di Bolzano emesso dal questore.
Al termine degli atti, il maliano è stato associato alla casa casa circondariale di Bolzano.
Invece gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bressanone hanno intensificato i servizi sul territorio e nel corso delle centinaia di identificazioni di persone, a cadere nella rete è stato un quarantenne cittadino moldavo. Lo straniero, irregolare, ha accumulato una serie di denunce per fatti commessi in varie località dell’Alto Adige.
I più gravi sono stati quelli ai danni della ex moglie, ma non sono mancati anche la guida sotto l’influenza dell’alcool, ubriachezza, oltraggio, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, porto abusivo di armi e porto di oggetti atti ad offendere.
Negli ultimi mesi, l’uomo aveva vissuto a Bressanone e, essendo quasi sempre in stato di ubriachezza, aveva tenuto condotte moleste, tali da determinare numerose chiamate di cittadini allarmati ed altrettanti interventi delle Volanti.
Svolte tutte le necessarie pratiche, il cittadino moldavo è stato quindi accompagnato al Centro per il Rimpatrio di Roma, da dove sarà imbarcato alla volta del Paese d’origine.