I malfattori, ben consci che potevano venire ripresi dalle telecamere, per evitare di essere riconosciuti avevano calzato un cappello con la visiera in modo tale che sarebbe stato poi difficile, per coloro che avrebbero visto le immagini, riconoscerli.
La tecnica usata dai ladri però, non è stata sufficiente. Gli investigatori del Commissariato di Riva del Garda, infatti, una volta individuati i due hanno percorso a ritroso tutto il cammino fatto dai giovani fino al punto in cui non indossavano il berretto, identificando con certezza chi fossero. A suffragio dell’attività di indagine anche l’identificazione, fatta ai due qualche ora prima del furto, dalla Volante del Commissariato.
“Per la soluzione di questo caso - commenta il vice Questore Salvatore Ascione, dirigente del Commissariato di Riva del Garda - sono stati importanti due fattori fondamentali per ogni attività di polizia giudiziaria. Il primo è stato certamente la costanza nel ricercare gli autori del furto con i mezzi a disposizioni e le immagini private e pubbliche costituiscono, oggi, uno dei punti di maggior riscontro; l’altro, spesso al centro di discussioni, è l’identificazione delle persone. Questo ultimo istituto diviene elemento necessario per conoscere con certezza le persone che insistono su un determinato territorio, dando alle forze di polizia uno strumento indispensabile per la tutela di tutti".