Arco (Trento) - Ennesima vittima sul lavoro in Trentino. E’ la tredicesima vita spezzata da inizio anno in provincia di Trento. Lo sconcerto dei sindacati: basta tergiversare la Giunta rafforzi i controlli, le imprese investano in sicurezza
Si allunga la triste lista delle morti sul lavoro in Trentino con la drammatica scomparsa di Mario Franzinelli, un operaio edile precipitato oggi da una decina di metri mentre era impegnato in alcune lavorazioni in un cantiere edile ad Arco (Trento).
“Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia dell’operaio scomparso. Quest’anno è il tredicesimo lavoratore che perde la vita in Trentino. Un dato inaccettabile, che ci deve interrogare sull’efficacia dei controlli nei cantieri edili, uno dei settori che fa riscontrare il più elevato numero di infortuni – commentano i responsabili di Fillea, Filca e Feneal, Marco Benati, Fabrizio Bignotti e Matteo Salvetti -. Al momento non è ancora chiaro cosa sia accaduto, quali le possibili cause e le eventuali responsabilità. Di questo si occuperanno gli organismi competenti. Resta il fatto che un lavoratore questa sera non tornerà nella propria casa e questo non ci può lasciare indifferenti. E’ ora che alle parole di circostanza seguano fatti concreti. Che per noi vuol dire aumentare i controlli sui cantieri, fare maggiore prevenzione e più formazione. La spinta del bonus 110% e del Pnrr non si può pagare con un tributo di infortuni e vite umane”.
Le categorie sindacali del comparto edile chiedono un passo avanti anche alle imprese.