BOLZANO - Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, nella giornata odierna ha emesso 12 D.A.C.U.R. (Divieti di accesso a pubblici esercizi o locali di pubblico intrattenimento), per motivi di ordine e sicurezza pubblica, nei confronti di altrettante persone che si sono rese protagoniste di risse e atti di violenza all’interno e nelle immediate vicinanze di esercizi pubblici o locali di pubblico intrattenimento aventi sede a Merano, Bolzano, Bressanone ed in Val Venosta.
Tre D.A.C.U.R. sono stati emessi a carico di tre persone che hanno partecipato attivamente alla rissa ed agli atti di danneggiamento verificatisi la sera del 21 giugno scorso, a Merano, in Piazza Teatro, dove gli atti di violenza erano stati ripresi con i telefoni cellulari, realizzando video che sono stati divulgati anche sui social network. Si tratta di due cittadini italiani di 54 e 55 anni e di un cittadino di origine nordafricana di 28 anni, i quali dapprima hanno iniziato a litigare all’interno del bar e successivamente hanno ingaggiato, all’esterno dello stesso, una rissa coinvolgendo altre persone, alcune ancora in corso di identificazione. I tre sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria da personale del Commissariato di P.S. di Merano per rissa e danneggiamento e nei loro confronti è stato emesso il D.A.C.U.R. per effetto del quale per 3 anni non potranno accedere al bar in cui hanno causato disordini né ad altri luoghi di intrattenimento ubicati nella stessa via e nelle vie adiacenti, né potranno stazionare nei dintorni.
Altri tre D.A.C.U.R. sono stati emessi a carico di tre giovani extracomunitari residenti in Alto Adige di 18, 19 e 21 anni, i quali il 1° giugno scorso avevano partecipato ad una violenta rissa tra più persone all’interno di una discoteca della Val Venosta; fuoriusciti all’esterno dello stesso locale, altresì, aggredivano con il lancio di una bottiglia di vetro e con pugni al volto ed al collo, 5 persone, tra cui gli addetti alla sicurezza, i quali ricorrevano a cure mediche ospedaliere con prognosi da 2 a cinque giorni. Sul posto erano intervenuti equipaggi dell’Arma del Comando Stazione Carabinieri di Senales che, dopo aver riportato l’ordine, avevano denunciato i tre all’Autorità Giudiziaria per i reati di lesioni personali, rissa, atti persecutori, ubriachezza, porto di armi od oggetti atti ad offendere. Anche costoro per 3 anni non potranno frequentare il locale notturno dove sono stati causa di gravi disordini.
Ulteriori quattro D.A.C.U.R. sono stati emessi a carico di quattro giovani albanesi di età compresa tra 19 e 21 anni, per gravi fatti accaduti la notte del 1° maggio scorso all’esterno di una discoteca di Bolzano, dove gli stessi avevano aggredito con catene di ferro ed armi da taglio altri due avventori causando loro lesioni gravi, tali da farli ricoverare in Ospedale con prognosi di 25 e 10 giorni. Per questo episodio erano intervenute le Volanti della Polizia di Stato e le indagini erano state affidate alla Squadra Mobile di Bolzano che successivamente ha eseguito nei confronti dei 3 giovani una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Bolzano. Anche costoro, una volta usciti dal carcere non potranno per tre anni frequentare la discoteca teatro di tali gravi fatti.
Ulteriori due D.A.C.U.R.
sono stati emessi, rispettivamente, su proposta della Compagnia Carabinieri di Brunico, a carico di un cittadino extracomunitario responsabile di atti di violenza ai danni di un addetto un addetto alla sicurezza di un locale notturno di Brunico e, su proposta della Compagnia Carabinieri di Bressanone, nei confronti di un cittadino pakistano residente a Bressanone che aveva partecipato ad una violenta rissa nei pressi di un bar di Bressanone unitamente ad altri 5 connazionali nei confronti dei quali tuttavia, non essendo né residenti né domiciliati nella cittadina vescovile sono stati emessi altrettanti fogli di via obbligatori e pertanto non potranno recarsi a Bressanone per 4 anni.
I D.A.C.U.R. emessi dal Questore di Bolzano FERRARI sono denominati anche “DASPO Willy”. Si tratta di una misura di prevenzione che appunto prende il nome da Willy Monteiro Duarte, un ragazzo di 21 anni picchiato a morte la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma), da altri giovani mentre tentava di difendere un amico.
Tale misura di prevenzione, introdotta nel 2017, poi modificata nel 2020 e da ultimo nel 2023 nel c.d. Decreto Caivano, conferisce al Questore la facoltà di vietare (da 1 a 3 anni) l’accesso a locali di intrattenimento e pubblici servizi o di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi, a coloro che siano stati denunciati per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali pubblici di intrattenimento o denunciati per delitti non colposi contro la persona o contro il patrimonio, o in materia di armi o per violenza, minaccia o resistenza a pubblico ufficiale, indipendentemente dal luogo in cui siano stati commessi. Il Daspo Willy si può inoltre applicare anche ai minori ultraquattordicenni.
“In seguito ai recenti episodi di disordini e violenza – afferma il Questore Giuseppe Ferrari - che hanno interessato alcuni locali pubblici della nostra provincia la Questura di Bolzano ha emesso 12 provvedimenti di Daspo Urbano. Si tratta di una misura necessaria e ferma, volta a garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e a ripristinare un clima di serena convivenza.
I D.A.C.U.R. sono stati notificati a soggetti resisi responsabili di condotte aggressive e violente che hanno generato allarme sociale.
Non possiamo tollerare che pochi individui compromettano la vivibilità dei nostri spazi pubblici e la libertà di chi vuole frequentarli in sicurezza.
L’emissione di questi provvedimenti è il frutto di un’attenta attività di controllo del territorio condotta dalle Forze di Polizia, per questo voglio ringraziare chi con impegno costante e professionalità ha permesso di identificare i responsabili, consentendomi di adottare le misure preventive più opportune.
La Questura di Bolzano continuerà ad operare con la massima determinazione per prevenire e contrastare ogni forma di illegalità. Invitiamo i gestori dei locali e i cittadini a collaborare con le Forze di Polizia segnalando tempestivamente situazioni di potenziale pericolo o comportamenti illeciti. La sinergia tra Istituzioni e comunità è fondamentale per mantenere alto il livello di sicurezza nel nostro territorio”.