Insospettiti dal massiccio andirivieni di veicoli in un piazzale antistante un garage privato, attraverso una costante attività di monitoraggio si è accertato che all’interno del locale erano in corso lavori di riparazione di autoveicoli con l’utilizzo di attrezzature tecniche professionali.
Dal conseguente controllo documentale, emergeva che il responsabile dell’attività risultava non più iscritto alla Camera del Commercio, in violazione dell’articolo 10 della Legge 122/92, che prevede la sanzione amministrativa da 5.164 a 15.493 euro e la confisca delle attrezzature professionali.
Sono in corso le notifiche delle violazioni amministrative nei confronti dei clienti che si sono avvalsi dell’opera abusiva del meccanico in pensione, previste dalla stessa Legge 122/92, che comportano una sanzione amministrativa da 51 a 258 euro.
Poiché l’attività nel campo della vendita e dell’autoriparazione di autoveicoli viene costantemente monitorata dalla polizia stradale nell’ambito del territorio, che per quanto riguarda il Distaccamento di Predazzo abbraccia non solo le valli di Fiemme e Fassa ma comprende anche la Valfloriana la valle di Cembra ed il Primiero, si sta intensificando l’attività di raccolta delle informazioni legate all’attività abusiva, che elude non solo gli obblighi legati agli indubbi ricavi economici ed il mancato rispetto delle prescrizioni inerenti il corretto smaltimento dei rifiuti speciali, ma presenta una indubbia concorrenza sleale verso i tanti artigiani che rispettano le normative in vigore.
Personale della Sottosezione autostradale di Trento, ha proceduto al controllo, presso l’area di servizio Nogaredo ovest dell’autostrada A22 del Brennero, dei due occupanti, cittadino italiano di anni 33 proprietario e cittadino tunisino di anni 40 passeggero, di un’autovettura posteggiata. I medesimi sono stati controllati dai pattuglianti e, all’interno dell’autovettura, è stato rinvenuto un sacchetto di colore azzurro contenente 13 grammi circa di sostanza stupefacente di tipo cocaina, di cui il passeggero dell’auto si dichiarava essere il solo possessore. Per tale ragione lo stesso, R.D. di 40 anni cittadino tunisino residente a Riva del Garda (Trento), già gravato da precedenti specifici di polizia, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria di Rovereto (Trento), competente per territorio, per il reato di cui all’art.73/1 bis del D.P.R. 309/90. Al medesimo, nella circostanza, sono stati altresì sequestrati due telefoni cellulari; 230 euro in contanti ed una pipa in vetro solitamente utilizzata per il consumo di stupefacenti.