Nell'ultimo anno protagonista assoluto tra i plantigradi è stato l'orso "M49" che il ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha ribattezzato 'Papillon' e che in realtà è l'orso più ricercato d'Europa.
"Reagire al primo contatto fra un umano e un orso con la cattura e messa in cattività dell'animale è un'ammissione implicita del fallimento del progetto "Life Ursus" e soprattutto dell'incapacità della Provincia autonoma di Trento di gestire la reintroduzione forzata dei plantigradi nel suo territorio", è il commento di Oipa Italia (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) dopo la cattura dell'orso M57 ad Andalo. "Sta ai gestori del territorio fare in modo che sia data una corretta informazione alla popolazione, sin dai banchi di scuola, su come comportarsi in natura e sul corretto comportamento nel caso s'incontri un orso durante un'escursione", prosegue la nota di Oipa.
"Sul territorio trentino il proliferare dei grandi predatori - affermano alla Coldiretti - rappresenta un grave rischio non solo per l'incolumità delle persone ma anche per le attività economiche, dall'agricoltura al turismo''. Negli ultimi anni - ricordano alla Coldiretti - si è reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, al fine di proteggerle dagli attacchi poiché recinzioni e cani da pastori spesso non sono sufficienti per scongiurare il pericolo''.