L’operatore è accusato di peculato, falso ideologico in atti d’ufficio e appropriazione indebita.
In particolare, i carabinieri hanno documentato che l’indagato: in più occasioni ha utilizzato l’autovettura di servizio per effettuare degli spostamenti - anche fuori Comune - non riconducibili al servizio; ha commesso delle deliberate irregolarità nella trattazione di alcune pratiche d’ufficio; ha riscosso più mensilità dell’affitto di un cittadino straniero, senza poi versarle ai proprietari dell’abitazione.
Sono in corso ulteriori accertamenti afferenti la riscossione di alcuni pagamenti di sanzioni a violazioni al Codice della Strada, effettuati nelle mani dell’indagato, che non risulterebbero correttamente incassati dalla Tesoreria Comunale.