Rovereto -La classe III DM del Liceo "A. Rosmini" di Rovereto ha vinto una combattuta finale del torneo "A suon di parole", il debate promosso da sette anni da Iprase, battendo per pochi punti l'altrettanta eccellente IV CA classe del Liceo "Russell" di Cles. Il tema era: "Innovare è una questione di organizzazione/innovare è una questione di intuizione". Si è trattato di una competizione finale serrata e ricca di ospiti illustri, che hanno ribadito quanto sia importante la competenza del dibattere per l'ambito scolastico e per il mondo del lavoro. A raccontare la propria esperienza di debate anche i ragazzi della V CAPES del CFP "G. Veronesi", orgogliosi di avere conquistato il terzo posto nel torneo.
A premiare le due squadre, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Trento, sono stati l'assessora all'università e ricerca Sara Ferrari e il direttore generale di Confindustria Roberto Busato. Fra le autorità, accanto al direttore di Iprase Luciano Covi, anche il vicepreside della Facoltà Fulvio Cortese, le assessore del Comune di Trento Mariachiara Franzoia e Cristina Azzolini, il prorettore Flavio de Florian, il presidente della Sezione servizi innovativi di Confindustria Alfredo Maglione, nonché la dirigente dell’Istituto Tosi di Busto Arsizio Nadia Cattaneo e Benedetto di Rienzo di Fondazione Merlini, organizzatori delle Olimpiadi nazionali di debate. La squadra vincente parteciperà infatti alle Olimpiadi nazionali che si terranno nella seconda metà di novembre.
Da sette anni l’IPRASE, assieme alla Facoltà di Giurisprudenza, al Comune di Trento e, di recente, al Comune di Rovereto, sostiene e promuove un torneo di dibattito intitolato “A suon di parole” in cui gli studenti si affrontano in gare di argomentazione basate non su discipline sportive di carattere fisico, ma sulla capacità di argomentare e contro-argomentare in modo controllato e basato su regole precise attorno a tematiche di carattere civico, sociale e interculturale. Obiettivo primario del torneo è la promozione di competenze logico/argomentative, linguistiche, interculturali e di cittadinanza dei partecipanti nell’ambito del parlato, della comunicazione non verbale e della capacità di esprimersi in pubblico. Secondo le testimonianze dei docenti e degli studenti (monitoraggi quantitativi e qualitativi) vengono sviluppate naturalmente negli alunni anche abilità utili nel rapporto con il mondo del lavoro e con il territorio.