A preoccupare le aziende, però, sono anche i rincari di materie prime ed energia che colpiscono duramente e in modo trasversale ogni tipo di attività.
"I lavori pubblici - ha spiegato Fugatti - sono un argomento particolarmente richiesto da ogni territorio. Purtroppo stiamo vivendo una situazione molto complicata, che oltretutto cambia di semestre in semestre. Abbiamo adeguato il prezzario dei lavori pubblici a dicembre 2021 ed a giugno abbiamo già dovuto farne una ulteriore revisione. Ora siamo in attesa di definire le linee guida, cercando di trovare un punto di incontro tra la sostenibilità economica dell’ente pubblico e quello delle imprese. Queste dinamiche interessano tutti i cantieri della provincia, non soltanto quelli dell’Alto Garda".
Nello specifico il presidente Fugatti, anche grazie all’intervento dell’ing. Martorano, ha aggiornato la Giunta della sezione sullo stato dei lavori dei principali cantieri. Per il tunnel, opera complessa e impegnativa, alcuni ritardi sono imputabili a infiltrazioni che hanno rallentato i lavori in entrambi i tunnel, quello principale e il cunicolo di servizio. Se il primo ha raggiunto circa il 40% dello scavo, per il secondo si è oltre il 70%, con la previsione di abbattere i rispettivi diaframmi nel 2023 e, per il cunicolo, nel corso dell’anno. Sul successivo collegamento di uscita, l’ing. Martorano stima che la fine dei lavori sarà analoga per entrambe le opere, all’incirca nel primo quadrimestre del 2025.
"Quando si iniziano i lavori - commenta Fugatti - si vorrebbe che non ci fossero mai intoppi o rallentamenti, ed il più delle volte è così. Talvolta, invece, soprattutto di fronte ad opere complesse e di grande impatto, è inevitabile che nel corso dell’opera si debba far fronte ad imprevisti. Oggi dobbiamo anche fare i conti con i rincari delle materie prime che stanno mettendo in difficoltà le imprese. Sulla ciclovia crediamo di essere nei tempi, così come per gli interventi accessori di sistemazione della viabilità. Per le infrastrutture invece che dipendono da Patrimonio del Trentino, stiamo valutando la possibilità di nominare un commissario che segua i lavori del Centro congressi e del Palafiere, nonché del Palasport. Si profilano tempi molto complicati ma gli interventi che abbiamo in programma sono importanti e contiamo di arrivare fino in fondo".
Dai membri della Giunta è emersa anche la preoccupazione per il caro bollette: «Se con la pandemia - ha risposto Fugatti - credo sia stato evidente per tutti quanto siamo riusciti a mettere in campo grazie alla nostra autonomia, oggi con il rincaro dell’energia è diverso: si tratta di una partita che si gioca a livello nazionale ed europeo. Il costo dell’energia a carico delle famiglie e delle imprese trentine oggi è di circa 1 miliardo e mezzo: un costo che il bilancio provinciale non può affrontare. Certamente metteremo in campo interventi per sostenere il tessuto imprenditoriale e sociale, ma dobbiamo guardare a Roma ed a Bruxelles per invertire questa pericolosa rotta».