Legnaro - Vendemmia 2019 in calo in Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia rispetto ai record dello scorso anno, ma di elevata qualità. Uno scenario, questo, che si ripete anche nelle altre principali regioni vitivinicole italiane, meno invece in Francia e Spagna dove la vendemmia arranca. È questa la previsione dell’imminente vendemmia presentato a Legnaro (Padova). Un evento che ha visto, come ogni anno, una grande partecipazione di operatori e addetti ai lavori interessati a raccogliere utili informazioni sullo stato del vigneto alla vigilia della vendemmia, che nel Veneto partirà con i Pinot e lo Chardonnay, mentre proprio in queste ore è iniziata la raccolta delle uve di Pinot Grigio per base spumante.
I NUMERI - In Provincia di Bolzano per la vendemmia 2019 ci si aspetta un calo del 13% rispetto al 2018; infatti alcuni vitigni come Pinot Grigio, Lagrein, Gewürztraminer presentano dei grappoli più piccoli rispetto ad altre annate oppure i tralci portano meno grappoli.
In quella di Trento tutta la produzione si annuncia in calo: Pinot Grigio -15%, Chardonnay -20%, Muller Thurgau -15%, Traminer -40, Teroldego -5%, Marzemino -10%. Solo la produzione di Merlot dovrebbe rimanere invariata.
Per quanto riguarda le altre Regioni italiane: in Piemonte, colpito da gelate in primavera e ondate di caldo a giugno, produzione nella media. Inizio vendemmia, prossima settima (moscati). Lombardia: estate molto calda, uve sane, produzione -15% con punte del -20% nell’Oltrepo Pavese e -15-20% in Franciacorta; Valtellina -10%. In Emilia-Romagna periodo primaverile impegnativo sotto il profilo della sanità delle uve; produzione in calo del -15% medio, qualità molto buona. In Toscana la vendemmia è in ritardo di 10 giorni circa; la produzione sarà nella media o in leggero aumento, mentre per il Brunello si prevede una leggera riduzione. Puglia: produzione in calo del -20% per un andamento climatico non favorevole, specie in primavera. In Sicilia la vendemmia è in ritardo di circa 10 giorni, con una riduzione produttiva che arriva al 30% per le uve bianche precoci, specie in Sicilia Occidentale; meno pesante il calo per le uva a bacca nera; uva eccellente grazie ad un buon andamento climatico.
I COMMENTI - “Viticoltori e cantine devono porre la massima attenzione ai disciplinari - ha sottolineato l’Assessore all’Agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan, – altrimenti si corre il rischio di assistere a scene di super produzioni già viste in passato con relative riduzioni dei prezzi delle uve”. Pan ha ribadito, inoltre, la necessità che “il mondo vitivinicolo rispetti sempre più i principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.
Da parte sua, il Commissario di Veneto Agricoltura, ingegner Alberto Negro, ha ricordato come “la superficie del vigneto biologico, non solo nel Veneto, stia lentamente ma costantemente crescendo, a conferma che questa tipologia di prodotto é ormai diffusamente richiesta dal mercato per ragioni di ordine sia qualitativo che ambientale”.
IN VENETO - Tornando alle previsioni di vendemmia, nel Veneto quest’anno la produzione di uva dovrebbe ridursi mediamente del -15% rispetto alla produzione record del 2018, con punte anche ben maggiori in alcune aree.