Trento - Il Consiglio provinciale di Trento, guidato da Walter Kaswalder, e le autorità trentine hanno accolto i vescovi amici del Focolare: "Lo speciale carisma di Chiara Lubich, figlia della specialità di questa terra". Dopo quella religiosa avvenuta nel Duomo di Trento, la celebrazione laica in Sala Depero ha previsto il saluto delle autorità istituzionali ai 5 cardinali e 23 vescovi venuti a Trento per celebrare il Centenario dalla nascita di Chiara Lubich.
IL PRESIDENTE KASWALDER - “Quest’oggi grazie alle vostre illustri e graditissime presenze a Trento respira il mondo intero, il mondo che cerca la pace, la concordia, il mondo di chi si impegna per l’autentica promozione dell’uomo”: così ha esordito il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder nell’accogliere i religiosi provenienti da tutto il mondo presso la sala splendidamente decorata che fu la prima sede del Consiglio provinciale.
Il presidente Kaswalder ha ricordato la speciale cornice istituzionale dell’autonomia che fece da sfondo alla vita della Lubich, “trentinissima per come ha innestato il suo pensiero e la sua azione su una tradizione collettiva di profondo legame con il credo cristiano e la confessione cattolica che l’hanno ispirata nell’accendere un focolare così prezioso per le sorti della Chiesa e per l’umanità stessa”.
Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta ricordando l’ideale che maggiormente stava a cuore a Chiara, quello della fraternità, l’ha definito un “valore universale e laico caro a tutti” ed ha esortato il mondo della politica a farsi guidare dalla convinzione che ciò che unisce le persone è più forte di ciò che le separa.