Trento - Un amichevole commiato, con vicendevoli auguri. Questa mattina il commissario del Governo, Gianfranco Bernabei, è stato dal presidente del Consiglio provinciale e l'ha salutato in vista del pensionamento e del ritorno a casa, in quel di Firenze. Pescarese, classe 1957, Bernabei era arrivato a Trento nell'ottobre 2021, dopo essere stato questore a Bologna.
Walter Kaswalder gli ha espresso stima e congratulazioni per l'intenso lavoro svolto in questi mesi e per il rapido inserimento nel contesto trentino. Il rappresentante dello Stato ha detto di avere apprezzato i tanti aspetti virtuosi di questo contesto provinciale e ha voluto anche sottolineare che in Trentino la politica stessa dimostra un sano pragmatismo, è vicina alla gente e si occupa dei suoi problemi reali, in virtù di quella contiguità che è uno degli aspetti premianti dell'autonomia speciale. Oggi stesso il Consiglio dei Ministri potrebbe decidere il nome del prossimo Commissario del Governo.
Visita di commiato e di auguri per le festività anche in Consiglio regionale del Commissario del Governo Gianfranco Bernabei. Accolto dal vice presidente Roberto Paccher il prefetto Bernabei. Il Commissario del governo ha detto di aver apprezzato l’esperienza nella nostra provincia e Paccher, da parte sua, ha voluto ribadire la grande qualità di rapporti che ha saputo intrattenere con le istituzioni. Bernabei ha anche sottolineato di essere stato colpito dalla valenza del volontariato in Trentino e dalla volontà, anche tra diversi schieramenti politici, di lavorare per il bene comune.
Bernabei saluta il Trentino. Al prefetto l’Aquila di San Venceslao
“Salutiamo il prefetto Gianfranco Bernabei, che nel suo incarico di commissario del governo per il Trentino si è speso per gli interessi del nostro territorio, a partire dalla sicurezza dei cittadini, e nell’importante ruolo di coordinamento tra corpi nazionali e locali, forze dell’ordine, strutture provinciali e realtà della protezione civile. In poco più di un anno di mandato sono state numerose le attività portate avanti assieme. Pensiamo ai protocolli, come quello di pochi giorni fa sulle telecamere e l’istituzione dell’osservatorio contro il rischio infiltrazioni.