Trento - Il PATT interviene sulla sanità trentina: si passa dalle promesse elettorali alla cruda realtà. Finita la campagna elettorale anche l'assessora Segnana si scontra con la realtà dei bilanci e delle regole nazionali.
"Un’intera campagna elettorale focalizzata sul tema della sanità trentina e sul mantenimento dei presidi periferici. Questo era stato uno dei temi principali su cui l'attuale maggioranza, nel corso del 2018, aveva puntato per vincere le elezioni provinciali. Arrivati al Governo però, oltre a vari proclami e dichiarazioni, la realtà è ben diversa.
Giorni fa una fuga di notizie aveva portato agli onori della cronaca la missiva con la quale l'assessora Segnana aveva incaricato l'Azienda Sanitaria di verificare la possibilità di tagliare 120 milioni di euro (il 10% del bilancio della santità trentina). Messa davanti al fatto, l'assessora aveva tentato di fare passare il messaggio che i tagli fossero in realtà un sistema di efficientamento dei servizi e dei costi. Obiettivo lodevole, se non fosse che le voci sulle quali si dovrebbero concentrare i tagli riguardano da vicino la qualità del servizio offerto ai pazienti, anche in settori delicati come quello oncologico.
Oggi la vicenda si amplia, andando a toccare un altro cavallo di battaglia elettorale: quello della riapertura dei punti nascita che, per stessa ammissione dell'assessorato, non è possibile a causa della normativa romana che, vale la pena specificarlo, si basa su protocolli scientifici e su standard di sicurezza avallati da ricerche e studi condotti da medici di chiara fama. La vicenda diventa curiosa, o forse sarebbe meglio dire grottesca, se si riportano alla memoria le affermazioni della Segnana che, una volta riaperto il punto nascita di Cavalese, obiettivo per il quale si era impegnata soprattutto la precedente Giunta provinciale, aveva promesso di lavorare per riaprire anche gli altri punti nascita, anche cambiando la normativa romana.
È evidente che più passano i mesi, più l'esperienza che l'assessora sta maturando all'Assessorato la porta ad abbandonare le posizioni della campagna elettorale per arrivare su quelle più consone dei dati oggettivi e della cruda realtà.