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Trento, confronto sulle candidature alle Provinciali del 2023

Trento - Prosegue il confronto sulle Provinciali del 2023. Le parlamentari della Lega, Vanessa Cattoi ed Elena Testor, hanno dichiarato: "La candidatura di Maurizio Fugatti alle elezioni del prossimo anno alla guida della Provincia Autonoma di Trento non si può mettere in alcun modo in discussione. Il Presidente in questi anni ha dimostrato di saper amministrare il Trentino con senso delle istituzioni e amore per il proprio territorio. Ricordiamo, infatti, che Fugatti appena si è insediato nel 2018 ha dovuto risolvere l’emergenza Vaia, poi nell’ordine ha dovuto affrontare la pandemia, la conseguente crisi economica e il caro energia per la guerra in Ucraina. Ha dimostrato con i fatti che il rapporto con Bolzano è saldo e prolifico per la tutela della nostra autonomia. Cito solo due esempi: prima il superamento del patto di Milano che ha riportato in Trentino 120 milioni di euro in più grazie all’accordo che, insieme al Presidente Kompatscher, ha ottenuto con il precedente governo. Secondo, l’accordo con Roma per la concessione di A22 e la stesura del project financing, che porterà l’autostrada del Brennero a essere il primo corridoio green d’Europa. Fugatti ha dimostrato calma, lungimiranza e profondo senso del dialogo, attenzione alle categorie produttive e ai piccoli centri urbani. Quindi, non sarà certo qualche parlamentare a decidere se sarà o non sarà ancora lui il candidato Presidente, ma i cittadini che lo voteranno in massa alle elezioni provinciali del prossimo anno".


INTANTO DALPALU' PASSA DALLA LEGA A FRATELLI D'ITALIA
Bruna Dalpalù passa dalla Lega al partito di Giorgia Meloni. E FdI ritorna a quota tre consiglieri provinciali.

"C'è condivisione dei valori e questo passaggio è stato naturale - dice Bruna Dalpalù - perché stimo molto la premier e il suo coraggio".
"Ringraziamo per tanta attenzione rivolta da molto del mondo politico provinciale a cominciare dalla Lega alla decisione assunta dalla neo consigliera provinciale Dalpalù di aderire al gruppo consiliare provinciale di Fratelli d’Italia sostituendo Alessia Ambrosi eletta a sua volta in FdI Camera. Ho apprezzato molto e sinceramente le parole di Bruna Dalpalù nel motivare la sua scelta: “Perché in FdI ho ritrovato tutta la coerenza dei valori e dei progetti che avevano animato la mia candidatura nel 2018”.
La coerenza effettivamente è un valore imprescindibile per Fratelli d’Italia che la ha posta al centro di ogni sua scelta, compresa quella difficile di non andare al governo con Pd e Cinque Stelle al contrario di come fece la Lega, nella piena libertà che (anche non condividendo la scelta) sempre le abbiamo riconosciuto.
La coerenza sui valori e progetti è il patrimonio più grande che mette in campo Fratelli d’Italia e chi vi aderisce. Bruna Dalpalù lo ha detto chiaramente, e noi tutti le siamo grati: “Anche il tema dell’ospedale di Cavalese (e lei è della Val di Fiemme) portato al cento del dibattito politico (dalla Lega,ndr) mi ha convinto ad aderire a FdI perché lo stesso non era nel programma di maggioranza e la coerenza di FdI ha intercettato le mie convinzioni”.
Insomma la politica è fatta di coerenza sui valori e i programmi e su questo i nostri elettori e tutti coloro che aderiscono al nostro partito sanno di avere un dovere indiscutibile verso i cittadini. E FdI è cresciuta nel consenso semplicemente perché coerente e chiara nelle cose da fare.
Sono le ragioni per cui nel passato abbiamo molto rispettato la scelta anche probabilmente della collega Sen. Testor di uscire da Forza Italia e aderire alla Lega, scelta di coerenza rispetto ai suoi valori evidentemente che mai ci siamo sentiti di contraddire perché nell’ambito della medesima parte dello schieramento politico antagonista rispetto alla sinistra, tanto da meritarle la dovuta considerazione e ricandidatura nel suo collegio naturale e la elezione per rappresentare tutti noi. Per questo incomprensibile e inopportune (e inevitabilmente dovranno essere oggetto di chiarimento che FdI pretende) le dichiarazioni del segretario Binelli che dichiara che la Lega si assumerebbe il diritto di porre il veto su nominativi di fiducia di FdI alle prossime elezioni provinciali. Pura fantascienza o improvvisazione politica. Peraltro incomprensibile che per Binelli vadano bene colleghi che da altri partiti approdano alla Lega e non quelli che dalla Lega sulla base di motivate riflessioni approdano a FdI, peraltro sempre nella stessa coalizione di governo", Alessandro Urzí, coordinatore provinciale FdI Trentino.

Ultimo aggiornamento: 15/11/2022 18:14:27
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