Stando ai risultati del gruppo di ricerca, la bassa infettività e la diluizione del virus suggeriscono che la possibilità di contrarre Covid-19 dalla piscina è trascurabile.
Gli esperti riportano, infatti, che una concentrazione di cloro di 1,5 milligrammi per litro e un indice di acidità compreso tra 7 e 7,2 possono ridurre l'infettività dell'agente patogeno di oltre mille volte in soli 30 secondi.
Gli autori hanno poi utilizzato diverse concentrazioni di cloro e livelli di pH per valutare scenari differenti, riscontrando che una concentrazione di cloro libero di 1,5 milligrammi per litro e un livello di pH di 7,0, come raccomandano le linee guida per il funzionamento delle piscine, sono sufficienti per rendere trascurabile la possibilità di contagio.
"Questi risultati - commenta Jane Nickerson, amministratore delegato di Swim England - supportano l'ipotesi che le piscine siano ambienti sicuri se si adottano le misure appropriate. È una notizia fantastica per gli operatori, i nostri membri e club che prendono parte alle attività sportive, i nuotatori e coloro che fanno affidamento sull'acqua per restare fisicamente attivi".