Sondalo (Sondrio)- Le numerose azioni avviate in questi primi mesi sull'intera azienda e in particolare sull'Ospedale Morelli, i l consolidamento e il rilancio dei servizi per gli utenti, i nuovi innesti di medici e infermieri sono stati al centro dell'incontro che il direttore generale Monica Fumagalli e il direttore sanitario Anna Maria Maestroni, con Renato Paroli, direttore Organizzazione presidi aziendali, hanno avuto, nell'aula magna del terzo padiglione, con oltre un centinaio di dipendenti nelle diverse funzioni, sanitarie, tecniche e amministrative. Una riunione convocata due mesi dopo la presentazione della nuova Direzione strategica dell'Asst Valtellina e Alto Lario, voluta allo scopo di aprire un canale di comunicazione diretto che sarà replicato anche negli altri Presidi ospedalieri e territoriali.
Lieto per la larga partecipazione, il direttore generale Fumagalli, nel suo intervento, è partito dal superamento del sistema delle cooperative, indicato da Regione Lombardia, soffermandosi sulle ragioni che hanno mosso l'assessore al Welfare Guido Bertolaso, la differenza tra le retribuzioni dei professionisti interni ed esterni, la presenza di medici spesso reduci da anni di inattività, e presentando l'accordo con l'Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda che ha consentito di inserire nuovi cardiologi, alloggiati nella foresteria del sesto padiglione, che garantiscono il servizio 24 ore su 24 e l'attività ambulatoriale. "Il loro arrivo - ha spiegato il direttore generale Fumagalli - è stato preceduto dal sopralluogo effettuato dai coordinatori della Cardiologia del Niguarda che hanno valutato le strutture e le apparecchiature. A distanza di qualche settimana possiamo dire che il ritorno è molto positivo: il servizio è professionale ed efficiente e i medici sono contenti per la sinergia che si è creata".
Hanno evidenziato come nel nostro ospedale hanno trovato professionalità e umanità. Il passaggio successivo sarà l'attivazione di un concorso a tempo indeterminato per specialisti in Cardiologia che garantiranno il 50 per cento delle loro prestazioni da noi. L'esperienza della collaborazione con il Niguarda è dunque positiva - ha proseguito - ma i posti per assumere cardiologi ci sono sempre, come è evidenziato nel Piano dei fabbisogni che abbiamo appena presentato, e la speranza è che qualcuno decida di rimanere».