Brescia – Cambiano le indicazioni date in vista della riapertura della scuola, tutt’altro che certa visto il caos di regole, fondi e bandi delle istituzioni. Dopo aver ripetuto per settimane il contrario, ora il Governo potrebbe invertire la rotta anche sulle mascherine da far indossare agli studenti: “Col distanziamento, niente mascherine” è stato il leit motiv degli ultimi giorni, e invece potrebbe non essere così.
Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico – pool sempre molto ascoltato dal Governo-Conte – intervistato da Sky Tg24, ha affermato che i ragazzi e le ragazze al di sopra dei sei anni dovranno usare la mascherina. Le eccezioni? Poche, come quelle di ragazzi con problemi fisici, neurologici o psicologici, i momenti di interrogazione, la mensa e l’ora di educazione fisica. “L’indicazione è di utilizzarla”, afferma Miozzo.
Un’indicazione che addensa di nubi ancor di più il clima già di grande incertezza sulla riapertura delle scuole, al momento poco attuabile con le indicazioni di distanziamento imposte dal binomio esperti – istituzioni a partire dai trasporti per finire all’arrivo in classe degli alunni. Come successo nelle varie scelte degli ultimi mesi, ancora una volta il tentativo di regolamentare ogni singola azione dei cittadini e l’ascolto di esperti e scienziati (la cui voce è tutt’altro che univoca) rischia di essere un boomerang per il Governo.