Milano - “L'approvazione della Risoluzione sull'autonomia è per me motivo di grande soddisfazione, in quanto rappresentante di un territorio, la Valle Camonica, che si è contraddistinto in termine di partecipazione al referendum con affluenze mediamente superiori al 50% e con punte di oltre il 60% in alcuni Comuni”. Così Donatella Martinazzoli, consigliere regionale della Lega Nord, è intervenuta oggi in Consiglio Regionale in merito alla Risoluzione sull'Autonomia della Lombardia.
“Il mio personale auspicio”, prosegue Martinazzoli, “è che il Governo tenga in particolare considerazione le peculiarità dei territori. Nella Risoluzione, difatti, vengono toccate numerose competenze, la cui declinazione non può prescindere dalla valorizzazione delle comunità locali e dal riconoscimento delle loro prerogative”. Spiega ancora il consigliere del Carroccio: “Il trasferimento di competenze ci permetterà di amministrare in maniera più efficiente i servizi sul nostro territorio. Penso ad esempio alla Giustizia di Pace, la cui gestione da parte dello Stato ha creato in Lombardia problemi derivanti dal taglio delle attività e degli uffici”.
Ancora, la gestione diretta delle risorse idriche consentirebbe, in tempi celeri, importanti azioni di tutela ambientale, di mitigazione del rischio idrogeologico, di rafforzamento del tessuto produttivo e del settore turistico. Sarebbe inoltre fondamentale consentire alla nostra Regione di poter ridefinire autonomamente gli ambiti territoriali ottimali per l’organizzazione dei servizi pubblici; e mi riferisco, in particolare, al servizio idrico integrato”.
“La risoluzione di oggi, dunque”, conclude Donatella Martinazzoli, “è anche un invito al Governo a tenere in considerazione quanto richiesto dai territori montani, le cui peculiarità storiche, culturali, ambientali e sociali rappresentano una ricchezza imprescindibile per l'intera nostra Regione”.
AUTONOMIA, MARONI: TRATTATIVA, PENSIAMO A 6 MACROAREE
"Ho sentito il sottosegretario Bressa, proporremo 6 macroaree, cioe' sei tavoli divisi per materie. Uno mi piacerebbe fosse a Milano". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a margine della seduta del Consiglio regionale, tornando sul tema della trattativa con il Governo su maggiori forme di autonomia per la Lombardia che si aprira' giovedi' a Roma e sulla quale, oggi, l'Aula di Palazzo Pirelli votera' una risoluzione. L'obiettivo, ha ribadito, "e' 'chiudere' entro fine gennaio". Sara' poi il Parlamento della prossima legislatura, ha osservato, "a dover votare l'accordo". In merito ai membri che faranno parte della delegazione che andra' a trattare con Palazzo Chigi, Maroni ha ribadito: "Non faccio inviti ad personam, abbiamo chiesto ad Anci e Upl di darci indicazioni su quali sindaci e presidenti di Provincia inserire".
MARONI: RISOLUZIONE COMPLETA, AUSPICO APPROVAZIONE UNANIME O A LARGHISSIMA MAGGIORANZA
"Mi pare una risoluzione apprezzabile dal punto di vista dei contenuti, completa. Certo ci sono alcune differenze, alcune richieste di modifica presenti negli emendamenti, che io ritengo da valutare, lo fara' il presidente della Commissione, ma per me e' importante che si arrivi all'approvazione della risoluzione con il voto piu' ampio possibile, all'unanimita' o comunque con una larghissima maggioranza, perche' questo consentira' a me e agli altri presidenti di Regione seduti al tavolo di fare una trattativa vera, con l'obiettivo di portare in Regione il maggior numero di competenze possibili e, naturalmente, il maggior numero di risorse ad esse collegate". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questo pomeriggio, prendendo la parola, in Aula consiliare, al termine degli interventi dei gruppi, prima della votazione relativa alla risoluzione per l'autonomia.
PLAUSO AL CONSIGLIO - Maroni ha anche espresso il proprio apprezzamento al Consiglio regionale "per come ha gestito tutta la vicenda", in particolare rispetto ai tempi, strettissimi, in cui ha prodotto la risoluzione, come lo stesso presidente si era raccomandato avvenisse.
PRIMA DISCUSSIONE SIMILE COL GOVERNO - "Ricordo, e invito il Consiglio a tenerne conto, che, nella risoluzione, si dice che 'l'illustrazione delle materie non e' da considerarsi esaustiva e che nel corso delle trattative potrebbero emergere aspetti non considerati nella risoluzione' - ha sottolineato Maroni -: questo e' importante, perche' e' la prima volta la prima volta che si discute con il Governo in modo cosi' approfondito e la risoluzione dell'Emilia Romagna ha dei contenuti in parte diversi, il che non guasta, perche' ci consente di unire le forze, in attesa del Veneto naturalmente, e avere una forza maggiore nella trattativa con il Governo".
PRESENTI TUTTE LE MATERIE - "La risoluzione mi pare assolutamente condivisibile - ha proseguito il presidente -, perche' elenca tutte le materie previste negli articoli 116 e 117 della Costituzione, come previsto dal quesito del Referendum, perche' specifica che 'siano salvaguardati livelli adeguati di risorse finanziarie correlate alle competenze acquisite, per non vanificare l'obiettivo di mantenere nel tempo l'autonomia conseguita e ottenere la garanzia dell'acquisizione di tutte le risorse necessarie al finanziamento integrale delle funzioni attribuite alla Regione'".
PUNTO DI SVOLTA - "Ci sono tutti gli elementi, quindi, per dire che e' una trattativa seria e' importante, che puo' davvero rappresentare un punto di svolta nel rapporto tra il Governo centrale e il sistema delle autonomie" ha considerato Maroni.
SEI TAVOLI, UNO A MILANO - "Nella risoluzione si raggruppano le materie in 6 macroaree e l'ho gia' anticipato al Governo, verificando che che non ci sono obiezioni - ha spiegato ancora -. Credo quindi che giovedi', quando insedieremo il tavolo, la richiesta che io e il presidente Bonaccini faremo sara' di organizzare sei tavoli e chiedero' che almeno uno di questi tavoli sia a Milano, visto che consideriamo la trattativa Governo-Regioni su un piano di parita' e non la Regione che va a Roma a chiedere. Se cosi' sara', mi pare che vi siano tutte le condizioni per fare un lavoro egregio, nell'interesse dei cittadini lombardi".
CHIUSURA ENTRO FINE GENNAIO - "Ho l'ambizione di chiudere la trattativa con il Governo entro la fine di gennaio, cosi' da evitare sovrapposizioni con la prossima campagna elettorale - ha ribadito il presidente -. Ribadisco l'intenzione di tenere distinte le due cose: se il Governo sara' disponibile, dandoci soddisfazione sulle nostre richieste, a chiudere la trattativa entro la fine di gennaio, saro' ben lieto di sottoscrivere l'accordo, previo passaggio in Consiglio regionale, perche' il Consiglio sara' coinvolto in tutto, compresa la risoluzione finale, che firmero' solo se il Consiglio mi dira' che va bene".
MASSIMO COINVOLGIMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE - "In questi giorni mi sono sentito con il Governo, in particolare con il sottosegretario Bressa, che sara' il nostro interlocutore dal punto di vista tecnico- ha concluso il presidente -. Con lui definiremo giovedi' come organizzare i tavoli e la loro composizione, anche per avere in tutti la rappresentanza del Consiglio regionale. Anche per questo mi riprometto venerdi', dopo l'insediamento del tavolo, un passaggio con i capigruppo per definire subito la composizione. Sono naturalmente disponibile a informare il Consiglio regionale degli sviluppi della trattativa e sono convinto davvero che stiamo facendo un grande lavoro, nell'interesse dei nostri cittadini".
Lombardia, autonomia: Consiglio approva Risoluzione
Via libera a larga maggioranza in Consiglio regionale con voti 67 voti a favore, 1 astenuto e 4 contrari alla Risoluzione sull’autonomia che da giovedì 9 consentirà a Regione Lombardia di aprire formalmente il negoziato con il Governo sulle competenze, ai sensi del terzo comma dell'articolo 116 della Costituzione.
Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza Lega Nord, Forza Italia, Maroni Presidente, Lombardia Popolare, Fratelli d’Italia e Pensionati, a cui si aggiunti i gruppi di minoranza Partito Democratico (con la sola eccezione di Corrado Tomasi), Patto Civico e M5Stelle: astenuta Chiara Cremonesi (Insieme per la Lombardia), contrari i soli rappresentati del Gruppo Misto.
“Sono molte le materie che a livello regionale possono essere gestite meglio che a livello statale –ha evidenziato il Presidente del ConsiglioRaffaele Cattaneo- e tra queste voglio ricordare innanzitutto la scuola, l’ambiente, i beni culturali, il territorio e le grandi opere infrastrutturali che insieme al coordinamento della finanza pubblica abbiamo messo in cima alle nostre priorità. Oggi giunge un messaggio di grande serietà da parte del Consiglio regionale della Lombardia, che ha scelto la strada della responsabilità decidendo di procedere tutti insieme rinunciando a strumentalizzazioni ideologiche e a posizioni di mera convenienza politica nell’interesse dei cittadini.