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Regioni e Province autonome a confronto sulla fase di ripartenza

martedì, 4 agosto 2020

Trento – Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, alla tavola rotonda a Roma. Regioni e Province autonome oggi a confronto sulla fase di ripartenza. Presente anche il vicepresidente della Provincia di Bolzano, Giuliano Vettorato.

Nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni delle Regioni a statuto ordinario si è tenuto questa mattina a Roma un confronto fra rappresentanti istituzionali promosso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dal titolo “Dopo l’emergenza la ripartenza: le proposte delle Regioni e delle Province autonome”. Alla tavola rotonda interregionale era presente anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, che ha ricordato l’importante ruolo dei territori nella difficile gestione della pandemia, la loro capacità di assumere decisioni, mantenendo un dialogo costruttivo con il Governo centrale e sapendo anche “fare squadra”.

Governatori - RomaTutto questo, ha ricordato ancora il presidente, è avvenuto attraverso un confronto fermo, sostenuto dal mantenimento delle nostre posizioni, talvolta contro una certa attitudine alla centralizzazione – che si nota anche dal numero di impugnative nei confronti dei nostri provvedimenti – che in periodi di emergenza si fa più acuta. Ma è proprio in questa fase, che i territori hanno ancora più bisogno di spazi di autogoverno. Ne sono un esempio le norme sulla semplificazione ratificate alcuni mesi fa dal nostro territorio, impugnate da Roma ma poi riprese in parte nel successivo decreto sulle semplificazioni.

“Dobbiamo quindi continuare ad esercitare il nostro diritto di cercare spazi amministrativi, per dare risposte ai nostri cittadini dentro un corretto solco istituzionale”, ha precisato il presidente Maurizio Fugatti, che ha poi affrontato temi attuali quali il bisogno di manodopera agricola – un problema che al momento è in attesa di una risposta concreta dal Governo centrale – e quello delle risorse per gli investimenti e lo sviluppo, non tanto – almeno per il momento – per il reperimento dei fondi, quanto per la possibilità di mettere gli stessi immediatamente in circolo, così da intervenire opportunamente quando i sostegni al reddito, la cassa integrazione e la sospensione dei licenziamenti avranno terminato la loro efficacia.

Il vicepresidente della Provincia di Boilzano Giuliano Vettorato ha partecipato a Roma alla festa per i 50 anni delle Regioni a statuto ordinario. Nel pomeriggio l’incontro al Quirinale con il Presidente Mattarella.

Scuola, lavoro, welfare, miglioramento dei servizi pubblici, sviluppo, la lotta al dissesto idrogeologico e all’inquinamento. Questi alcuni dei temi centrali affrontati oggi (3 agosto) a Roma nel corso della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che hanno organizzato una sessione di confronto, in concomitanza con la giornata che ricorda il 50esimo anniversario delle Regioni a Statuto ordinario.

Alla giornata, in rappresentanza della Provincia di Bolzano, ha partecipato anche il vicepresidente della Provincia, Giuliano Vettorato. Nel corso della mattinata si sono tenute tre distinte tavole rotonde, durante le quali sono state analizzate le proposte per la ripartenza dopo l’emergenza da Covid-19. I rappresentanti delle regioni hanno quindi elaborato e approvato un documento conclusivo “1970-2020: le istituzioni regionali 50 anni dopo. Un patto rinnovato tra le Regioni: le proposte per l’Italia” che è stato poi presentato nel pomeriggio, durante un incontro avvenuto al Quirinale, con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha rimarcato come “in questi 50 anni le Regioni si sono affermate come componente fondamentale dell’architettura della Repubblica, rivelandosi forte elemento di coesione del popolo italiano”.

“Questo anniversario – ha sottolineato il vicepresidente della Provincia di Bolzano, Giuliano Vettorato – è l’occasione per rafforzare, tutti insieme, il dialogo incentrato sulla valorizzazione delle specificità degli enti locali e delle regioni a Statuto speciale. Abbiamo celebrato un momento di riflessione importante nel rapporto tra Stato e regioni, in questa delicata fase di gestione della pandemia, nella quale, tutti insieme, dobbiamo individuare soluzioni concrete e condivise, per superare la pesante crisi che ha colpito il nostro sistema economico”.

Presentate al Presidente della Repubblica le proposte delle Regioni e delle Province autonome per l’Italia
L’incontro, al Palazzo del Quirinale a Roma, con il Presidente della Repubblica, dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome ha concluso gli appuntamenti organizzati oggi nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni delle Regioni a statuto ordinario. Durante l’incontro, cui ha partecipato anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, è stato presentato al Presidente della Repubblica il documento “1970-2020: le istituzioni regionali 50 anni dopo. Un patto rinnovato tra le regioni: le proposte per l’Italia” elaborato come risultato delle tre tavole rotonde svoltesi oggi nell’ambito del confronto promosso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e intitolato “Dopo l’emergenza la ripartenza: le proposte delle Regioni e delle Province autonome”.

Il Presidente della Repubblica ha ricordato i principali passaggi che hanno portato alla nascita delle Regioni, che in questi 50 anni si sono affermate come componenti fondamentali dell’architettura della Repubblica e il cui ruolo ha influito anche in termini di partecipazione alla vita democratica e di coesione, intervenendo anche sull’organizzazione dei servizi pubblici. Ha ricordato anche il contenuto dell’articolo 114 della Costituzione che dice che la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. In capo alle Regioni, ha aggiunto il presidente della Repubblica, vi è la corresponsabilità nel tendere a raggiungere gli obiettivi indicati negli articoli della Costituzione. Il presidente ha posto l’accento anche sui principi della sussidiarietà, come valore che arricchisce la partecipazione democratica, e della leale collaborazione.

Nel suo intervento il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha evidenziato che il documento presentato unisce tutti, dal nord al sud, al di là delle appartenenze politiche. Contiene, ha spiegato, proposte per migliorare il sistema delle relazioni fra lo Stato e le Regioni. Ha sottolineato inoltre la necessità di un coinvolgimento pieno e diretto delle Regioni per il piano nazionale per il Recovery Fund.
La leale collaborazione istituzionale, ha aggiunto, ha consentito di dare risposte anche durante lo stato di emergenza. Di fronte ad una situazione eccezionale, ha precisato, tanto in materia sanitaria quanto, ora, in campo economico, servono risposte eccezionali, occorre fare presto e bene. Serve, ha chiarito, un piano nazionale che riesca a ridurre le differenze territoriali e generazionali.



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