Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della conferenza stampa di presentazione del Gran premio di Formula 1 di Monza, commenta così la proposta paventata dal Governo di considerare i compagni di scuola come congiunti per superare il vincolo del metro di distanza sui mezzi pubblici.
GOVERNO IN UN VICOLO CIECO: DIETROFRONT O NON SI RIPARTE
Al pari degli altri ambiti della vita di tutti i giorni, il caos generatosi sulla scuola a due settimane dalla riapertura non è di semplice soluzione se si continua a ragionare solo in termini sanitari come è stato fatto negli ultimi mesi in Italia: senza un 'mea culpa' sulla linea intrapresa - smarcandosi dai protocolli sanitari e col coraggio di invertire la rotta con un ritorno alla normalità - sarà difficile per tutti gli studenti tornare in aula.
Trasporto pubblico, ingressi negli istituti, momenti di ricreazione, gestione della mensa, lezioni in presenza, gestione dei servizi igienici negli istituti, mascherine da indossare per ore: in tutte queste tematiche, per garantire una ripresa delle attività scolastiche senza contraddizioni nella pratica e con regole totalmente distaccate dalla realtà (come già avvenuta in molti altri ambiti dopo il lockdown), il Governo dovrebbe sconfessare la linea intrapresa col lockdown e tutta una serie di indicazioni imposte da mesi (e chissà fino a quando) ai cittadini. Viceversa, con tali regole la riapertura delle scuole è utopistica, con la motivazione di un'"emergenza" ancora in atto e tutte le conseguenze per famiglie e studenti per un anno scolastico che si annuncia a dir poco tribolato.