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Primo Maggio: festa in piazza con Cgil, Cisl e Uil e gli eventi delle Acli

Trento - Primo Maggio 2022, numerose manifestazioni in Trentino da parte di Cgil, Cisl e Uil e delle Acli. Un patto per la sicurezza e l'appello per la Pace. Dopo due anni di stop torna la Festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori.


Primo Maggio trentino con Cgil Cisl Uil - In piazza Leoni a Rovereto (Trento) l’inaugurazione di una stele dedicata alla storia del lavoro e delle lotte operaie Pace e sicurezza sul lavoro. Sono stati questi i due temi del Primo Maggio trentino che quest’anno Cgil Cisl Uil hanno scelto di festeggiare a Rovereto, dopo due anni di manifestazioni sospese. La scelta di Rovereto non è stata casuale: è la città simbolo della Pace in Trentino, ma è stata sede insieme a tutta la Vallagarina di un importante sviluppo industriale nel secondo dopoguerra. Da qui è partita la cerimonia di questa mattina in Piazza Achille Leoni che dal dopo guerra ha ospitato la camera del lavoro, luogo simbolo delle lotte e delle conquiste delle lavoratrici e dei lavoratori e di un’intera comunità, ma anche sede delle prime sperimentazioni di unità sindacale nella nostra provincia. In ricordo di questo passato e perché ne resti memoria anche alle nuove generazioni il comune di Rovereto ha dedicato una stele con immagini, documenti e fotografie che narrano i fatti più significativi di quegli anni.
“Il Follone è un luogo simbolo della nostra città – ha ricordato stamane il sindaco Francesco Valduga dimostrazione della capacità di riscatto e rigenerazione, luogo di operosità e innovazione, di rivendicazioni e ricomposizioni a cui dovremmo guardare anche oggi come comunità e come Paese per scelte condivise e lungimiranti”.
Sulla storia del Follone e su cosa esso ha rappresentato per le prime sperimentazioni di unità sindacale si è soffermato anche il segretario generane della Cgil del Trentino, Andrea Grosselli che ha sottolineato l’opportunità di proseguire con sempre maggiore determinazione sulla strada dell’unità sindacale in Trentino “perché le sfide che abbiamo di fronte sono tante e impegnative e richiedono soluzioni innovative anche a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati”. Grosselli dunque si è soffermato sul dramma della guerra in Ucraina, ribadendo la solidarietà del mondo del lavoro trentino ad un “popolo che sta lottando per la propria libertà e per la democrazia, contro un dittatore che non vuole riconoscere la loro scelta di essere parte dell’Europa. “Siamo per la pace e vogliamo la pace. Deve però essere una pace giusta, non alla prepotenza di un dittatore. Per questo dobbiamo sostenere la resistenza degli ucraini, consapevoli che tutto questo imporrà dei costi anche a noi”.
Anche Michele Bezzi, segretario della Cisl trentina, si è unito all’appello per un pace giusta, ma si è soffermato anche sul tema della sicurezza sul lavoro. “Le persone realizzano loro stesse in contesti di pace e democrazia, e in un lavoro dignitoso, dunque rispettoso della vita e sicuro. Ad aprile il Trentino ha pianto due morti sul lavoro. E’ ora di porre fine a queste tragedie con i fatti. Serve un patto condiviso con imprenditori e istituzioni per mettere in campo azioni concrete sulla formazione, sulla prevenzione, incentivi selettivi alle imprese che investono in sicurezza, percorsi sulla sicurezza dentro le scuole.

La sicurezza sul lavoro riguarda tutti perché i costi sociali degli infortuni ricadono su tutta la nostra comunità, non solo su chi vive la tragedia in prima persona”.
Infine ha preso la parola Walter Alotti che ha posto l’accento sul tema della precarietà e delle difficoltà con cui lavoratori e pensionati stanno affrontando l’innalzamento dell’inflazione e il caro vita. “Il lavoro deve essere retribuito in maniera giusta. Oggi l’aumento dei prezzi sta impoverendo le famiglie. E’ ora di tornare ai tavoli di contrattazione per adeguare gli stipendi, ma è anche ora di usare la leva fiscale per maggiore equità e redistribuzione. E serve ampliare le misure di sostegno alle famiglie. Sia a livello nazionale sia provinciale ”.


Primo Maggio con le Acli - Mezzolombardo, Ala, Sabbionara, Vezzano, Primiero, Povo: i Circoli Acli per il lavoro e la pace Lotta al precariato. Più sicurezza sui luoghi di lavoro. Formazione e patti sociali per rilanciare i territori.
Un Primo maggio per la pace e il lavoro. Contro la precarietà, per il diritto dei giovani alla sicurezza e all’inclusione e con l’attenzione rivolta alla comunità considerata un vero e proprio antidoto contro una globalizzazione che ha privilegiato il mercato a scapito della promozione sociale e della persona.
Dalla Rotaliana alla Vallagarina, dal Primiero alla Valle dei Laghi, le Acli hanno ribadito i punti fermi della loro azione: rilancio delle politiche del lavoro e di supporto ai giovani, impegno per la pace e lotta all'aumento delle spese militari.
Il lavoro, hanno affermato gli aclisti in diverse manifestazioni, deve essere un mezzo e non un fine. Un mezzo per la formazione integrale della persona e la sua emancipazione. Un mezzo per l’accesso ai diritti di cittadinanza e l’inclusione sociale.
Si dunque a politiche di integrazione per una società accogliente ed inclusiva, unico baluardo contro lo spopolamento della montagna e l’indebolimento della nostra comunità.
Si inoltre al rilancio della formazione professionale a tutti i livelli. Si infine al rafforzamento delle filiere locali e a un patto tra produttori e consumatori.
In linea con quanto sostenuto da Papa Francesco, le Acli si sentono in prima fila per il raggiungimento di impegni concreti che portino ad un cessate il fuoco in Ucraina, nella battaglia contro l’estensione del conflitto e l'avvio di serie trattative di pace sostenute dall'Unione europea.
Alle politiche di guerra le Acli antepongono i valori e gli obiettivi della transizione ecologica, dell’economia civile, dell’innovazione in ambito produttivo ed energetico.
Il Presidente delle Acli trentine Luca Oliver intervenendo a Mezzolombardo ha rilanciato il progetto di "Ricostruire comunità" al fine di ricercare insieme, forze sociali ed economiche, cittadini e istituzioni, le ragioni di un cammino comune per potenziare il lavoro e la competitività dei nostri territori.
La giornata del Primo maggio ha visto una buona partecipazione di cittadini, rappresentanti del mondo del lavoro e dell’impresa nonché delle amministrazioni locali e delle istituzioni.
Le iniziative acliste si sono svolte a Mezzolombardo presso la Società Cartotrentina Srl, ad Ala presso la Chiesa di San Francesco, ad Avio presso l’impresa edile Modena e Creazzi.
Il Circolo di Povo, con il sostegno della Circoscrizione, ha promosso un incontro presso il “Rocol Chesani” al Cimirlo, mentre in Primiero si è svolta nella giornata di ieri (sabato 30 aprile) una manifestazione dedicata alla centralità del lavoro presso la chiesetta di San Silvestro sul monte Totoga.
In serata a Vezzano presso la chiesa dei Santi Vigilio e Valentino è previsto un momento di condivisione con le popolazioni ucraine. Una settantina di profughi provenienti dall’Altopiano di Pinè, Civezzano e Trento parteciperanno alla “Preghiera per la pace” officiata da don Cristiano Bettega, delegato diocesano per il dialogo interreligioso, e da don Augustyn Babiak della comunità ucraina del Trentino Alto Adige. Seguirà un momento conviviale.

Ultimo aggiornamento: 01/05/2022 21:52:36
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