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Ospedale Morelli di Sondalo: nasce l’Unità Spinale Unipolare

giovedì, 16 giugno 2022

Sondalo – All’ospedale Morelli di Sondalo (Sondrio) un percorso terapeutico multidisciplinare che può contare sul supporto di tutti i medici specialisti necessari. Presa in cura della salute del paziente a livello multidisciplinare lungo l’intero percorso, dagli interventi chirurgici alla riabilitazione, alla scelta, personalizzazione e addestramento all’uso degli ausili, all’avviamento allo sport. È l’offerta altamente qualificata dell’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Morelli che può contare su medici specialisti, personale infermieristico e fisioterapisti che seguono il paziente garantendogli le cure, e l’assistenza di cui necessita, potendo contare sul supporto di medici di altri reparti: chirurghi di più specialità, urologi, pneumologi e infettivologi.

Con la riorganizzazione dell’attività, resa necessaria a seguito delle ondate pandemiche e per la carenza di personale, Unità Spinale Unipolare e Neuroriabilitazione sono state riunite al primo piano del quinto padiglione. I posti letto delle due unità sono complessivamente 24. I 14 dell’Unità Spinale sono mediamente così suddivisi: 6-8 riservati a pazienti con lesione midollare acuta, 2 per malati con complicanze da lesioni da pressione, da trattare con interventi di chirurgia plastica presso la Chirurgia generale, 4-6 posti letto destinati alla gestione dei pazienti che necessitano di controlli periodici di importanza vitale, soprattutto per problematiche relative all’apparato urinario, all’intestino e respiratorie.

Facciamo molto, e sono gli stessi pazienti a riconoscerlo, ma vorremmo poter fare di più – afferma il dottor Luca Binda, direttore dell’Unità organizzativa complessa Unità Spinale e Neuroriabilitazione : abbiamo gli spazi e possiamo contare sulla disponibilità della Direzione, purtroppo a frenarci è la carenza di personale, sia medico che infermieristico. Tutto il personale, a ogni livello, cerca di dare sempre il massimo, sia dal punto di vista professionale che umano, ma avremmo bisogno di altre figure che fatichiamo a trovare. Un problema comune ad altre Unità Spinali della Lombardia, che hanno dovuto ridurre i posti letto per la carenza di personale, per questo motivo, rispetto al periodo pre Covid, abbiamo liste d’attesa più lunghe”. Dal 2020 sono stati banditi quattro concorsi per medici fisiatri, di cui tre andati a vuoto: per quanto riguarda l’ultimo, alla chiusura delle iscrizioni risultano tre partecipanti. L’auspicio è di trovare presto nuovi medici. Dallo scorso anno è stata riattivata la convenzione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca per accogliere medici in formazione specialistica, in particolare un medico a turnazione semestrale. Per quanto riguarda gli infermieri, il turnover è elevato, poiché quelli neo assunti, perlopiù provenienti da fuori provincia, cercano sedi di lavoro più comode da raggiungere o più vicine
ai luoghi di residenza, e bisogna considerare che per la gestione del paziente con lesione midollare servono competenze specifiche che si acquisiscono con l’esperienza a contatto del personale esperto.
Dal punto di vista della Neuroriabilitazione, continua la gestione di pazienti portatori di cannule tracheali, con il fondamentale supporto della Chirurgia toracica e della Rianimazione, e il trattamento di pazienti con ventilazione meccanica con il supporto dei medici specialisti della Pneumologia. Presso l’Unità Spinale del Morelli è attivo il Centro ausili, presso il quale vengono valutati gli strumenti utili ai pazienti, che vengono scelti e personalizzati sulla base dei bisogni individuali. Un servizio che il reparto ha garantito anche durante l’emergenza covid-19, ottenendo buoni risultati con la consulenza anche a distanza in telemedicina. Il paziente, prima di essere dimesso e di fare ritorno nella propria abitazione, può contare su un ulteriore accompagnamento: il soggiorno in un appartamento cosiddetto “pre-dimissioni” consente di valutare le sue abilità e di migliorare l’addestramento di chi lo assisterà.
Numerose sono le collaborazioni attive, tra cui quella con l’Università di Verona per studi multicentrici a livello italiano ed europeo riguardanti la ricerca sulla percezione corporea nei pazienti con lesione midollare. È inoltre garantita l’attività a supporto di tipo neuropsicologico, psicologico, logopedico, dietistico e fisioterapico, sia in
presenza che attraverso la telemedicina, in collaborazione anche con l’Associazione Parkinson Valtellina, con la quale a luglio, presso il museo dei Sanatori, sarà organizzata una mostra di manufatti e dipinti realizzati da persone affette da Morbo di Parkinson. Un operatore del Comitato Italiano Paralimpico è presente in reparto due volte alla settimana per svolgere attività di avviamento allo sport, lo scorso inverno è stata organizzata una giornata di avvicinamento allo sci e per l’estate sono state programmate uscite per praticare il rafting e l’handbike.



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