Da quel momento iniziano ad arrivare richieste su dove sia possibile trovare quella poesia.
È così che Nini Giacomelli, non riuscendo ad aspettare le tempistiche dell'editoria (“che sono slow, mentre io, nonostante gli anni, continuo ad essere decisamente rock”, come ha molto autoironicamente ammesso lei stessa), insieme alla socia di sempre, Bibi Bertelli (co-fondatrice dell'ormai “trentenne” CCTC - Centro Culturale Teatro Camuno), decide di partecipare a un bando di Fondazione della Comunità Bresciana con l'associazione locale Gati Pajassi: l'obiettivo è quello di stampare in proprio alcune copie della poesia, realizzando un libro da portare nelle scuole della Valle Camonica (Brescia) e organizzando una serie di incontri con l'autore.
Ma a mano a mano che il lavoro prende forma, trova sul suo percorso tante persone che portano nuovi contributi al progetto. A partire dalle immagini suggestive quanto sferzanti dell'artista Marco Furlotti (illustratore di Parma che lavora con numerose case editrici a livello internazionale) e dalla traduzione in lingua inglese di Audrey Catherine Martin che, a detta di Nini Giacomelli, “è persino meglio dell'originale”.
Nini Giacomelli chiede poi al cantautore Alessio Lega di trasformare in canzone la filastrocca, ma l'intuizione musicale di Lega è tanto forte e riuscita da richiedere la collaborazione di altri musicisti e artisti. La prima persona ad essere coinvolta è Ginevra Di Marco, una delle voci femminili più belle dell'attuale panorama musicale italiano e, come in un magico gioco di vasi comunicanti, Ginevra di Marco coinvolge a sua volta i suoi eclettici musicisti (Francesco Magnelli e Andrea Salvadori) che pensano che questa canzone porterebbe ancora più bellezza se suonata dai musicisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo. Poi si pensa che una filastrocca così la potrebbe leggere, dandole ancora più intensità, uno come Ascanio Celestini.
E così succede. E così questo immenso lavoro di matrioske diventa uno splendido CD rifinito a puntino da Rocco Marchi, che mixa non solo i suoni, ma anche le fatiche, le intuizioni, l'entusiasmo, la professionalità e la bravura di tutti quelli che hanno partecipato al progetto.
A questo punto entra in gioco Antonello Cassan, editore di Liberodiscrivere Edizioni, per dare a un prodotto di tale commovente bellezza il respiro nazionale che i contributi recuperati con il bando di Fondazione Comunità Bresciana non possono consentire (essendo sufficienti per coprire le spese del progetto iniziale, con la stampa di alcuni volumi per le scuole della Valle Camonica). Grazie alla partecipazione di Cassan il libro-CD sarà distribuito e promosso in tutta Italia.
Ma la storia di questo dono non finisce qui. È notizia di pochi giorni fa che Ninna Nanna in fondo al mare diventerà anche un videoclip affidato alla creatività del giovane ma esperto videomaker milanese Riccardo Pittaluga. Grazie alla collaborazione di Chicca Dedali e Carlo Terzi (dell'associazione “La Pigna” di Sanremo) le riprese del videoclip hanno avuto luogo lunedì 16 aprile alle Gianchette di Ventimiglia, con il permesso di Don Rito Alvarez (il “padre coraggio” che ha dato accoglienza a più di 14.000 persone in transito per Ventimiglia) e l'apporto dei profughi presenti.
E c'è da scommettere che questa storia avrà ancora molti altri inaspettati risvolti.
Altrimenti che storia è?
La Ninna Nanna in fondo al mare è un libro per bambini dagli 0 ai 110 anni.
I più piccoli hanno tutto il diritto di addormentarsi, tutti gli altri il dovere di svegliarsi.
È dedicata a tutti i bimbi del mondo.
E in particolare a Nicola Libero, il nuovo arrivato al CCTC e anche il più piccolo socio del Club Tenco, e alle altre “nostre” tre bimbe: Caterina, Greta e Giorgia.
Scheda libro: http://bit.ly/NinnaNannaInFondoAlMare