Incredibile, ma vero”.
Infatti, nella nota di inizio settimana, emanata dalla Provincia di Trento, vengono introdotte anche le notti in reperibilità degli infermieri, su più sedi (e non più in presenza attiva) nelle strutture fino a 70 ospiti. “Che risultati si aspetta questa Giunta da una mossa simile? – si chiede Moser. “Per Fenalt il risultato è scontato: se si aumenta ancora il carico di lavoro, che in certi casi finirà per raddoppiare, se ne andranno anche gli infermieri che restano, svuotando del tutto le RSA, ma anche gli OSS in assistenza che si vedranno cadere addosso la responsabilità del turno di notte e l'aumento di mansioni. Cercheranno un’alternativa professionale più qualificante e dignitosa. Gli unici che dovranno solo subire senza poter reagire a queste insensate prese di posizione, saranno gli anziani e le loro famiglie!”.
Fenalt chiede urgentemente un tavolo di confronto con l'Assessorato provinciale alla sanità per arginare gli effetti deleteri di una tale misura, del tutto ingiustificata anche a fronte della attuale fase di recrudescenza pandemica che non sembra risparmiare neppure le case di riposo, dove i soggetti sono più “fragili” che altrove.